Nonostante i sindaci di molte località del litorale siano corsi ai ripari al fine di evitare i classici e pericolosi falò della notte di Ferragosto, lo scenario visibile questa mattina lungo gli arenili è il medesimo di ogni anno. Cambia la stagione ma il copione si ripete identico a se stesso: spiagge piene di rifiuti, di scarti della notte precedente, in barba ad ogni restrizione. Senza considerare poi i divieti di accendere il fuoco in spiaggia, regola che accumunava tantissimi luoghi del litorale, da quello romano a quello del sud pontino.
Rifiuti sul litorale
Resti di grigliate, bibite, fuochi, questi gli elementi che tornano puntali durante ogni Ferragosto. Proteste a Palinuro dove lungo le Saline sono evidenti i resti del bivacco. Ma una situazione simile si registra in quasi tutte le località del Cilento. In alcuni casi, infatti, il divieto di accendere falò non ha impedito comunque ai più giovani di trascorrere qualche ora in spiaggia e in alcuni casi sono rimasti i resti della serata.
Anche a Capaccio Paestum dove erano stati organizzati sei falò dal Comune c’è chi ha fatto da sé e i bagnanti hanno rinvenuto in spiaggia là tracce della nottata trascorsa lungo il litorale.
La situazione
Insomma questa notte – in barba alle restrizioni – non sono stati pochi coloro che hanno comunque deciso di godersi il Ferragosto all’insegna di un falò in spiaggia. A parlare sono le foto, immagini che stanno facendo il giro dei gruppi social e che documentano come la voglia di divertirsi spesso vada oltre quanto socialmente imposto per tutelare la pubblica sicurezza.