Estorsione ai danni di grossisti del mercato ittico: in cinque nei guai

Un commerciante, dopo aver ricevuto dei messaggi minatori, avrebbe subito una rapina nel corso della quale aveva perso oltre 40mila euro

Di Redazione Infocilento

La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Salerno su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 5 soggetti indagati a diverso titolo per vari reati, tra cui tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, rapina aggravata dall’uso delle armi, ricettazione, porto e detenzione illegali di arma comune da sparo e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo hashish.

L’operazione segue un’attività di indagine, nell’ambito della quale sarebbe emerso il tentativo di alcuni soggetti, alcuni dei quali già condannati per altri reati, di aggredire alcuni grossisti del locale mercato ittico per ottenere il pagamento del rateo estorsivo. Tutti i responsabili dei reati sono stati individuati e sono sottoposti alla misura di custodia cautelare in carcere ad eccezione di un solo destinatario degli arresti domiciliari.

Indagine sulla tentata estorsione e la rapina

Secondo quanto ritenuto dal GIP, i soggetti indagati avrebbero commesso un tentativo di estorsione ai danni del titolare di uno dei punti vendita all’ingrosso nel mercato ittico di Salerno. La vittima, un commerciante, avrebbe ricevuto messaggi telefonici minatori nel mese di marzo 2021 dopo aver subito una rapina nel corso della quale aveva perso 40.000 euro e un orologio marca Rolex. Al termine di un incontro, la vittima sarebbe stata esposta alla chiara metodologia mafiosa.

Matrice camorristica del delitto

Il Giudice per le indagini preliminari ha ritenuto che gli elementi probatori avrebbero consentito di cogliere la matrice camorristica del delitto.

Detenzione di armi e precedenti penali

Due degli indagati risultano già detenuti poiché sottoposti a fermo di indiziato di delitto nel mese di agosto 2021 per il reato di detenzione di armi aggravato dal metodo mafioso. Un altro soggetto è gravato da precedenti penali in materia di armi e stupefacenti.

Collegamento tra rapina e richiesta estorsiva

Gli stessi soggetti, unitamente ad un altro concorrente identificato, sarebbero stati individuati come responsabili della violenta rapina commessa in precedenza nei confronti dell’imprenditore, messa in stretta connessione con la successiva richiesta estorsiva.

Sussistenza di gravi indizi di colpevolezza

Due dei soggetti tratti in arresto, uno dei quali è stato destinatario di un agguato armato che ne ha portato al ferimento e per il quale sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto, avrebbero rappresentato alla vittima di operare per conto di un altro dei soggetti arrestati, già condannato per la sua appartenenza al clan cittadino.

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