Erogazione bonus idrico, Consac: «in corso verifiche sui beneficiari»

«Garantite le erogazioni delle somme dovute, anche per le annualità precedenti»

Di Ernesto Rocco

Da gennaio 2021 il processo che porta all’erogazione del bonus sociale idrico agli aventi diritto
utenti domestici residenti che risultino in condizioni di disagio economico sociale o percettori del Rdc o della Pdc – è mutato. I soggetti gestori non sono più tenuti ad accreditarsi all’anagrafica SGAte – Sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle Tariffe Energetiche – per il reperimento dei dati sugli utenti beneficiari, ma ricevono gli stessi da “Acquirente Unico S.p.A” – società per azioni del gruppo “Gestore dei Servizi Energetici” interamente partecipata dal “Ministero dell’Economia e delle Finanze” – attraverso il SII – “Sistema Informativo Integrato”.

Bonus idrico, le precisazioni di Consac

L’implementazione del nuovo sistema, unitamente alla definizione dei ruoli previsti dal GDPR, hanno comportato l’esecuzione di attività da parte di tutti i soggetti coinvolti in tempistiche più lunghe di quelle preventivate.

Il chiarimento arriva dalla Consac dopo che l’associazione dei consumatori CODICI ha diffidato i gestori territoriali del servizio idrico CONSAC e ASIS, che forniscono il servizio ai comuni a sud di Salerno, per la mancata erogazione del bonus sociale acqua alle persone che ne hanno diritto, le quali dal 2021 non ricevono il beneficio in bolletta pur avendone più volte reclamato il riconoscimento.

Verifiche in corso

«Nel caso di Consac, i primi dati, afferenti anche alle annualità 2022 e 2023, sono stati resi disponibili ad inizio agosto 2023; come da procedura e nell’ottica di una piena collaborazione fra gestore ed Acquirente Unico Spa, sono in corso le verifiche del caso affinché gli aventi diritto possano beneficiare degli accrediti dovuti nella prima bolletta utile di futura emissione», dice il presidente Gennaro Maione.

Come da disposizioni ARERA, sono in ogni caso garantite le erogazioni delle somme dovute, anche per le annualità precedenti, altresì attraverso forme alternative al recupero in bolletta, fra tutte l’emissione di assegni circolari non trasferibili intestati ai dichiaranti la DSU (dichiarazione sostitutiva unica), precisano dall’azienda.

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