Si è tenuto ieri ad Aquara un incontro per affrontare la questione cinghiali. Una vera e propria emergenza che interessa le aree interne e non solo. Gli ungulati sono un problema per le coltivazioni, ma sempre più spesso rappresentano un pericolo anche per la pubblica incolumità poiché sono ormai presenti anche nei centri abitati. All’appuntamento di Aquara erano presenti vari amministratori cilentani e il presidente della provincia di Salerno Franco Alfieri. Assenti invece il presidente del Parco, Giuseppe Coccorullo e il direttore Romano Gregorio.
L’incontro di Roscigno
Il primo ha scelto infatti di partecipare ad un altro incontro tenutosi quasi in concomitanza con quello di Aquara, convocato a Roscigno. Il sindaco Pino Palmieri, infatti, aveva scelto di discutere della questione con i rappresentanti del Parco e le forze dell’ordine per provare a trovare soluzioni adatte ad affrontare la questione.
Oltre a Coccorullo e al primo cittadino Palmieri, al confronto hanno partecipato amministratori locali, rappresentanti dei Carabinieri Forestali ed Ettore De Conciliis, il capo della segreteria del sottosegretario del Ministero all’Ambiente Claudio Barbaro.
Le parole del sindaco Pino Palmieri
«In vista dell’approvazione del programma nazionale per il contenimento dell’emergenza ungulati, è stata concordata, da subito, una linea di collaborazione con gli uffici del sottosegretario, al fine di presentare proposte fattive alla risoluzione del problema. Inoltre, a breve, entreranno in attività altri selecontrollori e verrà effettuato un abbattimento straordinario sul territorio di Roscigno (come richiesto)», ha annunciato Palmieri.
«La sinergia istituzionale darà i frutti sperati per il contenimento di un fenomeno atavico che ha messo in ginocchio le tante attività agricole e non solo della popolazione residente nel territorio del Parco Nazionale del Cilento. Voglio ringraziare per la presenza, alla riunione odierna, i militari della Stazione Carabinieri di Bellosguardo e della Stazione Carabinieri Forestali di Corleto Monforte. Non è il momento delle proteste, ma mettere in opera gli sforzi istituzionali compiuti», conclude il primo cittadino alburnino.