Elezioni comunali, si vota a giugno: svolta per il terzo mandato dei sindaci

Di Ernesto Rocco

Fissata la data per le elezioni amministrative: verso il si al terzo mandato nei piccoli comuni

Il Governo italiano ha deciso di modificare le regole per le elezioni europee e amministrative, stabilendo che si voterà in due giorni anziché in uno. Questa decisione comporterà costi aggiuntivi per un totale di 27,6 milioni di euro.

Europee e amministrative in due giorni

Secondo la bozza di decreto presentata al Consiglio dei ministri, le elezioni europee e amministrative si svolgeranno in due giorni separati. Le elezioni regionali e comunali si terranno di domenica e lunedì, mentre quelle europee avranno luogo di sabato e domenica.

Orari di voto

Per le elezioni regionali e comunali, gli elettori potranno recarsi alle urne dalle 7:00 alle 23:00 di domenica e dalle 7:00 alle 15:00 di lunedì. Per le elezioni europee, invece, le urne saranno aperte dalle 14:00 alle 22:00 di sabato e dalle 7:00 alle 23:00 di domenica.

Priorità allo scrutinio delle elezioni europee

Nel caso in cui si svolgano contemporaneamente elezioni europee, regionali e comunali, lo scrutinio delle schede avverrà in modo prioritario per le elezioni europee. Successivamente, si procederà allo spoglio delle schede per le elezioni regionali e, infine, a quello dei sindaci e dei consigli comunali e circoscrizionali, senza interruzioni.

Costi aggiuntivi e onorari maggiorati

L’introduzione della doppia giornata di voto comporterà costi aggiuntivi stimati in 27,6 milioni di euro. Di questa somma, più della metà (15,14 milioni) sarà destinata agli onorari dei membri degli uffici elettorali, i quali riceveranno un aumento del 30% a causa del prolungamento delle operazioni di votazione.

Terzo mandato per i sindaci dei piccoli comuni

Oltre al cambiamento riguardante le elezioni, il decreto prevede anche una modifica per i sindaci dei comuni con una popolazione fino a 15.000 abitanti. Attualmente, questi sindaci possono essere eletti per un massimo di due mandati consecutivi. Tuttavia, con la modifica, potranno candidarsi per un terzo mandato. La norma si applica anche ai sindaci dei comuni con una popolazione fino a 5.000 abitanti, eliminando i limiti precedenti di tre mandati consecutivi.

Ecco i Comuni al voto e i sindaci uscenti

Nel Cilento, Vallo di Diano e Alburni, invece, saranno chiamati ad eleggere il sindaco e a rinnovare il consiglio comunale

Ascea – Pietro D’Angiolillo
Auletta – Pietro Pessolano
Bellosguardo – Giuseppe Parente
Caggiano – Modesto Lamatttina
Campora – Antonio Morrone
Capaccio Paestum – Franco Alfieri
Casalbuono – Carmine Adinolfi
Casaletto Spartano – Concetta Amato
Caselle in Pittari – Giampiero Nuzzo
Castelnuovo Cilento – Eros Lamaida
Cuccaro Vetere – Aldo Luongo
Felitto – Carmine Casella
Futani – Aniello Caputo
Gioi – Maria Teresa Scarpa
Laureana Cilento – Angelo Serra
Montano Antilia – Luciano Trivelli
Morigerati – Vincenzina Prota
Oliveto Citra – Carmine Pignata
Omignano – Raffaele Mondelli
Ottati – Elio Guadagno
Perdifumo – Comune commissariato
Rofrano – Nicola Cammarano
Sala Consilina – Francesco Cammarano
Salento – Gabriele De Marco
San Mauro Cilento – Giuseppe Cilento
San Pietro al Tanagro – Domenico Quaranta
San Rufo – Michele Marmo
Torchiara – Massimo Farro
Torraca – Francesco Bianco
Torre Orsaia – Pietro Vicino
Valle dell’Angelo – Salvatore Angelo Iannuzzi

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