Nei comuni minori del Cilento e degli Alburni, il fenomeno delle cosiddette “liste farlocche” rischia di oscurare le imminenti elezioni amministrative. A Sant’Angelo a Fasanella, comune di soli 500 abitanti, spiccano ben 13 liste composte da non residenti, a fronte di una sola lista autenticamente legata alla comunità, quella guidata da Bruno Tierno.
Fenomeno diffuso: il caso di Ispani
Una situazione analoga si registra a Ispani, dove alle due liste espressione del territorio si aggiungono otto liste di candidati esterni. La motivazione principale dietro queste candidature anomale risiederebbe, prevalentemente, nell’appartenenza dei candidati alle forze dell’ordine. La legge concede loro, in caso di candidatura, un congedo retribuito della durata di un mese.
Sebbene tale pratica sia legittima, essa solleva interrogativi di natura etica.
Scenario delineato a Capaccio Paestum
Nel comune di Capaccio Paestum, invece, lo scenario elettorale sembra seguire le previsioni. Tre candidati si contenderanno la carica di sindaco, precedentemente ricoperta da Franco Alfieri: Gaetano Paolino, considerato il più vicino all’amministrazione uscente, Simona Corradino, unica donna in lizza in queste elezioni primaverili, e Carmine Caramante. Tutti hanno quattro liste a loro sostegno.
Contesto elettorale particolare
Queste elezioni amministrative interessano comuni i cui consigli comunali si sono sciolti anticipatamente. Altri comuni, con scadenza naturale del mandato nel 2025, voteranno con alcuni mesi di ritardo a causa dell’emergenza sanitaria legata al COVID-19 nel 2020, che portò a uno slittamento generale delle consultazioni elettorali. Le urne apriranno il 25 e il 26 maggio.
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