Il turno amministrativo di metà maggio vede 793 comuni italiani chiamati a rinnovare sindaco e consiglio comunale, di cui 9 del comprensorio del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, pari a circa il 10% del totale nazionale.
Quando si vota
Le elezioni si svolgono in tre giorni diversi: oggi, domenica 14 e lunedì 15 maggio, ma con orari differenti. Oggi si voterà dalle 7 alle 23, mentre il 15 maggio dalle 7 alle 15. Nei comuni dove sarà necessario il turno di ballottaggio (sopra i 15mila abitanti), si voterà a distanza di due settimane cioè domenica 28 e lunedì 29, con gli stessi orari, ovvero dalle 7 alle 23 il 28 e dalle 7 alle 15 il 29.
Cosa serve per votare
Per votare è necessario esibire un documento di riconoscimento valido, tra cui la carta di identità o CIE, la patente, il passaporto, la tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale, la tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione nazionale Ufficiali in congedo d’Italia, purché convalidata da un comando militare, e la tessera elettorale.
La tessera elettorale
Gli elettori devono controllare di non aver smarrito la tessera elettorale e che ci sia almeno uno spazio per l’apposizione del timbro che comprovi l’avvenuto passaggio al seggio. In caso di smarrimento o completamento degli spazi disponibili, è possibile rivolgersi all’Ufficio elettorale del Comune in cui si è iscritti alle liste elettorali. Se rimane solo uno spazio, questo potrà essere utilizzato per il primo turno, ma in caso di ballottaggio sarà necessario recarsi all’Ufficio elettorale per chiedere una nuova tessera.
Differenze tra le modalità di voto
Le modalità di voto cambiano in base al numero di residenti di ciascun comune chiamato al voto. Nelle città con popolazione inferiore ai 15mila abitanti, si applica il turno unico, mentre per quelle con più di 15mila abitanti è prevista la possibilità di ballottaggio.
Il voto nei comuni con popolazione superiore a 15000 abitanti
Nei comuni con una popolazione superiore a 15.000 abitanti, il candidato sindaco che ottiene almeno il 50% delle preferenze più una viene eletto al primo turno. Se nessun candidato raggiunge questo risultato, i due candidati con il maggior numero di voti vanno al ballottaggio, che si tiene due settimane dopo il primo turno. Per votare, bisogna segnare una X sul nome del candidato sindaco scelto (che è già stampato sulla scheda), senza aggiungere altri segni. È possibile anche segnare una X accanto al simbolo della lista collegata al candidato, in cui caso il voto andrà automaticamente al candidato sindaco della lista scelta. Se si segna solo la X accanto al simbolo della lista, il voto viene conteggiato per il candidato sindaco collegato a quella lista. È possibile esprimere un voto disgiunto, ovvero votare per un candidato sindaco di una coalizione e una lista di un’altra coalizione.
I comuni con meno di 5000 abitanti o da 5000 a 15000 abitanti
Nelle elezioni comunali nei comuni con meno di 5.000 abitanti, è possibile esprimere una sola preferenza per il consiglio comunale. Nei comuni con una popolazione compresa tra 5.000 e 15.000 abitanti, è possibile esprimere due preferenze per il consiglio comunale, ma entrambe devono essere date a candidati della stessa lista scelta per il candidato sindaco. Nei comuni con più di 15.000 abitanti, è possibile esprimere due preferenze per il consiglio comunale anche se non sono a sostegno del candidato sindaco scelto, sempre all’interno della stessa lista. Per esprimere la preferenza, bisogna scrivere il cognome del candidato scelto.
Non è obbligatorio esprimere la doppia preferenza, ma se si decide di farlo, il secondo nome scelto deve essere di sesso diverso rispetto al primo. Non sono accettati due nomi dello stesso sesso. In ogni caso, entrambe le preferenze devono essere scelte all’interno della stessa lista, altrimenti il voto sarà annullato.