Potrebbe variare il quadro politico in vista delle elezioni amministrative di maggio a Capaccio Paestum. Simona Corradino, candidata che si pone in contrapposizione con il gruppo amministrativo uscente, starebbe faticando a trovare il giusto sostegno da parte dei partiti, a partire da Fratelli d’Italia.
La situazione nel centro-destra
Sembra infatti che l’avvocato capaccese abbia posto una serie di veti anche sui simboli di partito. Scelte, queste, che starebbero creando difficoltà nei tentativi di aggregazione.
A beneficiarne potrebbe essere Pasquale Quaglia: sarebbe quindi lui il candidato unitario del centro-destra. A dargli il suo assenso non soltanto il partito di Giorgia Meloni, ma anche Lega e Noi Moderati mentre Forza Italia è ancora in una fase di valutazione. L’ex presidente del Consorzio di Bonifica, in attesa di conoscere le decisioni, sta andando avanti con le sue tre liste civiche e vorrebbe trovare un accordo anche con l’ex candidato alla fascia tricolore, Emanuele Sica. Quest’ultimo, però, sembrerebbe più vicino ad un altro ex candidato, Carmine Caramante, che con l’ex consigliere Nino Pagano ha voltato le spalle alla Corradino dopo averne sostenuto la scesa in campo.
Gli altri schieramenti
Sul fronte opposto, invece, il candidato proposto dalla maggioranza uscente, Gaetano Paolino, è costretto a fare i conti con il coinvolgimento in una indagine della Dia dell’ex assessore Maria Rosaria Picariello. Timori emergono anche tra altri possibili candidati. Tuttavia al momento non c’è nessun ripensamento per l’avvocato salernitano che avrebbe già quasi completato le liste a suo sostegno e ottenuto l’endorsement di Vincenzo e Piero De Luca.
Destinato ad uscire di scena, invece, è Antonio Bernardi, già in passato candidato sindaco del Movimento 5 Stelle ed quest’anno intenzionato a riproporsi. Anche lui, infatti, è finito agli arresti in seguito all’inchiesta della Dia per voto di scambio politico – mafioso, che vede coinvolti, tra gli altri, l’ex sindaco Franco Alfieri e l’imprenditore Roberto Squecco.
A completare il quadro dei candidati Giuseppe Casella e Vincenzo Topo che stanno provando ad aggregare.
Il futuro
Nei prossimi giorni gli scenari potrebbero cambiare ulteriormente. I parlamentari Antonio Iannone (FdI) e Pino Bicchielli (Noi Moderati) hanno chiesto un rinvio della data del voto alla luce degli scenari emersi in seguito all’inchiesta della Dia. Un’ipotesi, quest’ultima, che al momento pare esclusa.