Torna prepotente al centro del dibattito cittadino la questione relativa alle sorti dell’ospedale Maria Santissima dell’Addolorata di Eboli. Da una parte la politica che siede ai tavoli istituzionali, da una parte i sindacati che prendono posizione. Nel mezzo i cittadini, i degenti, gli utenti, i fruitori di prestazioni medico sanitarie che in questo ospedale pure trovano vere e proprie eccellenze.
L’incontro
All’indomani dell’incontro tra il Sindaco Conte e il dg dell’Asl Sosto, Vito Sparano della UIL FPL Eboli non le manda a dire e rincara la dose delle accuse e chiama in causa i responsabili del declassamento e del depotenziamento dell’ospedale cittadino.
L’appello
L’appello è rivolto alla politica a tutti i livelli: “Invece di essere ripetitivi, abbiate il coraggio di chiedere la rimozione di quanti stanno determinando giorno per giorno lo ‘smantellamento’ della sanità ad Eboli, che stanno così causando e causeranno molteplici danni ai pazienti che si affidano con fiducia fiduciosa nelle mani di tanti operatori e professionisti, che ancora hanno il coraggio e la forza di lavorare con grande impegno e abnegazione”.
La battaglia
Vito Sparano prosegue la battaglia e, quasi in solitaria, accusa: “L’incontro avvenuto in data 7/11/2023 presso l’ASL Salerno ha decretato la fine del presidio ospedaliero di Eboli (auguriamoci comunque che non sia così), soprattutto per quanto riguarda l’emergenza e i reparti chirurgici, come ribadito nel corso degli anni più volte dalla UIL FPL anche e soprattutto in vari incontri e consigli comunali monotematici”.
La situazione sanitaria tra Eboli e Battipaglia continua a non avere un quadro chiaro e l’appello disperato è rivolto a chi gestisce il comparto sanitario anche in Campania: “Gli Ospedali non si chiudono ma si rafforzano!!!”.