Eboli: segregata, picchiata, ridotta in schiavitù. Ragazza venezuelana di 31 anni salvata dalle forze dell’ordine

La ragazza in evidente stato di shock vaga per strada e le sue urla attirano l’attenzione dei passanti

Di Silvana Scocozza
Eboli: segregata, picchiata, ridotta in schiavitù. Ragazza di 31anni salvata dalle forze dell’ordine

E’ accaduto nella tarda serata di ieri, in pieno centro cittadino a Eboli. Una donna in evidente stato di shock vaga per strada e le sue urla attirano l’attenzione dei passanti che prontamente allertano le forze dell’ordine e i soccorsi.

La ragazza venezuelana riferisce di essere stata segregata, picchiata e ridotta in schiavitù in un appartamento di via san Berardino in pieno centro da un ebolitano coetaneo.

La ragazza riesce a fuggire e scappa in strada. Chiede aiuto, ha il volto tumefatto. Dei passanti la notano. Il ragazzo se ne accorge, la raggiunge in strada e la picchia per riportarla a casa.

Attivata immediatamente la macchina ei soccorsi sul posto arrivano i carabinieri della locale compagnia e gli agenti della polizia municipale.

Le volanti sono sul posto, gli agenti entrano nell’appartamento. Attivato il codice rosso l’ebolitano G.Q. di 31 anni viene arrestato con l’accusa di maltrattamenti, riduzione in schiavitù, segregazione e sequestro di persona.

La donna accompagnata in un centro antiviolenza ed assegnata ad una casa famiglia.
Della ragazza si prenderà cura una equipe di professionisti. Per l’uomo, invece, si sono spalancate le porte del carcere di Fuorni.

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