Eboli, “Scuola di Lettura in Biblioteca” al via l’iniziativa culturale. Si parte con gli alunni del Classico

Tutto pronto per “Scuola di Lettura in Biblioteca” il ciclo di iniziative volute dall’Assessore alla Cultura Lucilla Polito e curate dagli uffici comunali di competenza con il funzionario Carmine Caprarella

Di Silvana Scocozza

Tutto pronto per “Scuola di Lettura in Biblioteca” il ciclo di iniziative volute dall’Assessore alla Cultura Lucilla Polito e curate dagli uffici comunali di competenza con il funzionario Carmine Caprarella in collaborazione con Caffèorchidea. Si parte domani mattina alle 10,30 con Gualberto Avino che incontrerà gli studenti del Liceo Perito Levi per presentare il volume “Maledetta Grammatica”. Gli incontri proseguiranno sia con le altre scuole che con altri autori. Per il momento previsti sei incontri con gli autori Vincenza Alfano, Gianni Solla, Maria Rosaria Selo, Francesco Borrasco, Corrado De Rosa e Pasquale Sorrentino. Non mancheranno laboratori nelle sale della Biblioteca e negli stessi istituti scolastici che aderiranno all’iniziativa in un calendario che durerà fino a giugno 2024. Tra gli appuntamenti più interessanti un corso di formazione per l’editoria.

Le dichiarazioni

«Abbiamo organizzato un fitto calendario di appuntamenti grazie al protocollo d’intesa con CafféOrchidea ha spiegato l’Assessore Lucilla Politosia per dare maggiore impulso alle attività nella nostra biblioteca che presto, grazie ai borsisti e ai ragazzi del servizio civile, potrà essere aperta anche tutti i pomeriggi, sia per portare direttamente nelle scuole attività formative e culturali che speriamo possano rilanciare non solo l’amore per la lettura, ma per la cultura in genere. Puntare sui giovani è la chiave di volta per costruire insieme una città migliore.

Devo ringraziare gli uffici del settore Cultura per la costruttiva collaborazione ed anche l’Assessore alla Pubblica Istruzione Katia Cennamo che si è detta entusiasta dell’iniziativa. Ma soprattutto Giuseppe Avigliano di CafféOrchidea che già si è fatto conoscere ed apprezzare nelle nostre scuole, tanto che alcuni laboratori li terremo, su richiesta degli stessi insegnanti, negli istituti comprensivi e persino nelle scuole dell’Infanzia».

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