Una sala gremita quella del Bar Ritz di viale Amendola dove Rosa Adelizzi presidente del comitato salute pubblica ha chiamato a raccolta decine di cittadini, rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni.
L’ospedale a rischio chiusura
Il tema da affrontare è uno degli argomenti più scottanti delle cronache attuali ovvero il rischio chiusura dell’ospedale Maria Santissima dell’Addolorata di Eboli con accorpamento di reparti, carenza di personale e una situazione disastrata e disastrata.
Una situazione delicata che da un paio di giorni vede anche una animata protesta e che in queste ore tiene banco a Eboli ovvero lo sciopero della fame e l’incatenamento di tre persone all’ingresso dell’ospedale.
Il caso Sansone: incatenato all’ingresso dell’ospedale
Luca Sansone si è incatenato nei giorni scorsi all’ingresso dell’ospedale, da tre giorni ha avviato anche lo sciopero della fame. Con lui anche Rosa Adelizzi.Una situazione incresciosa, dunque, che si trascina da anni e che non riesce a trovare una soluzione.
“L’attuazione di un piano ospedaliero deve riguardare tutto il territorio. Il DEA si può organizzare su tre presidi e può esistere se funziona bene e se viene organizzato bene”.
Il Comitato diretto dalla Adelizzi, il focus
Nel 2014 nasce il comitato guidato da Rosa Adelizzi, un comitato che oggi continua a raccogliere l’interesse locale e non solo. Un comitato che ancora una volta scende a difesa del territorio e della sanità locale.
Un Comitato che, ancora una volta, è riuscito a mettere insieme cittadino, associazioni, esponenti e rappresentanti politici. “L’accorpamento e la progressiva riduzione di alcuni ospedali si leggeva da tempo ma c’è bisogno dell’ospedale unico della Piana del Sele, un Dea di secondo livello a Sud di Salerno per un’area di oltre 250 mila abitanti è ciò che serve”.
Ha detto Gerardo Rosania che chiede ai Sindaci di Eboli e Battipaglia di unirsi in una battaglia senza colori politici a favore del territorio.
Antonio Cuomo “il Pd deve fare una battaglia di dignità rispetto al nostro ospedale insieme ai sindaci e a tutti i partiti. Sui criteri oggettivi non si deve speculare, sui criteri politici -insieme al Sindaco Mario Conte – si può ragionare e andare avanti insieme a difesa del territorio e del nostro ospedale.
Fare ogni sforzo per lavorare insieme e difendere il territorio, la sua storia, le sue professionalità. Una battaglia che non deve avere alcun colore politico ma mettere insieme le intelligenze locali e difendere il territorio”.
Gli interventi
Sono intervenuti Vito Sparano, Il cardiologo Massimiliano Voza, un rappresentante della FISI, Giovanni Frangione di Roccadaspide, associazione cittadini e sanità, Europa verde, Attilio Pierro, Alfonso del Vecchio.
Il consigliere comunale Giuseppe Norma ha chiesto a nome di Forza Italia Eboli il commissariamento dell’assessorato regionale alla sanità.
Il Sindaco di Altavilla Salentina Francesco Cembalo ha dato sostegno e supporto al Comune di Eboli e si è detto pronto ad affiancare Mario Conte in questa battaglia.
Roberto Monaco, sindaco di Campagna “Campagna è parimenti interessata alla questione sanità come lo è Eboli. Capire quale è il disegno politico sanitario e andare avanti, portare i risultati e dare risposta ai cittadini”.
Mario Conte “Sono disponibile a fare qualsiasi presidio se siamo convinti di difendere quello che abbiamo e siamo convinti che solo uniti possiamo raggiungere i risultati sperati. Il nostro ospedale è una eccellenza e va difeso.
Con Battipaglia agiamo insieme e non abbiamo problemi a dialogare con nessun ente e nessuna amministrazione. Siamo al fianco dei cittadini.
Occorre un passaggio in Consiglio Comunale per individuare un’area dove far nascere il nuovo ospedale Unico della Piana del Sele che sorgerà sul territorio comunale ebolitano.
Il Consiglio Comunale tutto apre la discussione insieme al Pd locale e cerca di trovare soluzioni ottimali per difendere la questione sanità nella Piana del Sele”.
Consiglio comunale permanente della città di Eboli: è quello che propone il Sindaco di Eboli Mario Conte. Riassumendo gli interventi emerge una unità di intenti: difendere l’ospedale di Eboli è una battaglia unica senza colori politici e sono tutti disposti a lavorare per risolvere il problema.
Nelle prossime ore un documento conclusivo sarà stilato dal comitato.