“L’amministrazione comunale di Eboli continua a portare avanti, seppur a rilento e con evidenti errori, alcuni progetti di rigenerazione urbana. Secondo quanto dichiarato dal Sindaco e dalla sua giunta, questi interventi dovrebbero cambiare il volto della città, rimodernando e dando nuova vita ai quartieri. Come gruppo politico Eboli Responsabile, abbiamo seguito con attenzione queste iniziative e ci troviamo costretti a sottolineare ancora una volta le numerose criticità già emerse nei pochi progetti avviati.
Nonostante le nostre segnalazioni, tra le quali gravi carenze nel rispetto del verde pubblico, persistenza degli ostacoli alla disabilità, non emerge la qualità della riqualificazione (evidente drammaticamente nell’intervento in atto al Rione Della Pace); a peggiorare la situazione, gli stessi errori si ripetono nei nuovi interventi. L’ultimo esempio riguarda il progetto di riqualificazione di viale Amendola e piazzetta Carlo Levi, che sembra purtroppo replicare logiche prive di visione strategica e qualitativa di attenzione ai reali bisogni della comunità.
Le dichiarazioni
«Questo intervento appare come un mero esercizio di spesa finalizzato a giustificare un finanziamento e a creare contenuti per i social. Mancano una chiara connessione con il resto della città e strategie per risolvere problemi fondamentali, come l’accesso pedonale e l’inclusività, con particolare riferimento alle esigenze delle persone con disabilità.» le parole di Damiano Capaccio.
A peggiorare la situazione, assistiamo nuovamente a interventi sul patrimonio arboreo esistente: circa 30 alberi vengono abbattuti per lasciare spazio a parcheggi, sacrificando così ulteriormente il verde urbano, una risorsa fondamentale per la qualità della vita e lo sviluppo sostenibile della città.
«Serve il coraggio di creare percorsi pedonali, piste ciclabili e riqualificare attorno al verde esistente, integrandolo nei nuovi progetti. Una città con meno macchine e a misura di bambini è capace di migliorare realmente la vivibilità di Eboli e il benessere dei suoi cittadini.» il commento di Michele Mondelli.