Sarebbe arrivato a bordo di una moto. Avrebbe parcheggiato all’ingresso del caseificio, indossato il casco di protezione solo dopo essere sceso dal mezzo, e con fare lesto si sarebbe introdotto all’interno dell’attività commerciale intimando alla dipendente in servizio di farsi consegnare l’incasso.
Ammonterebbe ad oltre mille euro il bottino del rapinatore che ieri pomeriggio intorno alle 14.30 avrebbe fatto irruzione all’interno del Caseificio Rosaria, attività commerciale in pieno centro cittadino ad Eboli.
Agguantato il denaro l’uomo si è presto dato alla fuga. Lanciato l’allarme sul posto si sono precipitati i carabinieri della locale compagnia.
Ascoltata la dipendente, raccolto l’identikit e visionati i filmanti delle telecamere a circuito interno, i militari dell’Arma si sono messi sulle tracce del malvivente che è stato identificato già in serata e tratto in arresto. Si tratterebbe di un pregiudicato residente nel popoloso quartiere Pescara.
Allarme sicurezza ad Eboli
Intanto, torna prepotente la paura in centro cittadino e non c’è pace per gli ebolitani che ormai da settimane fanno i conti con episodi di cronaca legati a fatti criminosi.
Il furto alla rivendita di tabacchi a piazza Mustacchio, quello al bar del distributore Esso, il furto tentato alla gioielleria Prestige di Porta Santa Caterina: sono solo gli ultimi episodi in ordine di tempo registrati in Città.
A quanto pare, per far fronte all’emergenza e trovare soluzioni per rafforzare i controlli, la settimana scorsa si sarebbe svolta a Palazzo di Città una riunione tra amministratori e società di vigilanza privata: su diciassette realtà operative sul territorio provinciale e invitate a partecipare, al tavolo tecnico si sarebbero seduti solo tre titolari di società riconosciute. Uno di Eboli e due salernitane. Sfumata la possibilità di fare rete resta aperta la piaga sicurezza.