Eboli: «Promesse non mantenute», sindacati verso lo stato di agitazione

Arriva l'ultimatum dei sindacati: 6 giorni per ricevere rassicurazioni rispetto alle richieste dei lavoratori

Di Silvana Scocozza

Salario Accessorio anno 2023, potenziamento organico ufficio Giudice di Pace, rimozione telecamere di videosorveglianza presso i locali del Giudice di Pace e della Polizia Locale: questi sono gli impegni assunti e non mantenuti da parte dell’amministrazione comunale di Eboli e alla base della protesta della CISL FP quale Organizzazione Sindacale.

Le richieste del sindacato all’amministrazione comunale di Eboli

La CISL FP nel corso dell’assemblea tenutasi il giorno 4 settembre con i propri iscritti e simpatizzanti, assemblea che ha visto una massiccia partecipazione dei dipendenti dell’ente, aveva ricevuto mandato di proclamare lo stato di agitazione procedendo agli atti consequenziali nella tutela dei diritti dei lavoratori. Al centro della protesta sindacale: la mancata erogazione del Salario Accessorio relativo all’anno 2023; il mancato potenziamento dell’organico presso gli uffici del Giudice di Pace, settore oberato di lavoro e retto da soli tre dipendenti, incluso il Responsabile, servizio tra l’altro fortemente voluto e mantenuto in vita dall’Amministrazione Comunale; la mancata rimozione delle telecamere di sorveglianza installate presso il Comando di Polizia Locale e presso gli Uffici del Giudice di Pace, rimozione dovuta al fatto che sono state installate senza un preventivo incontro con le organizzazioni sindacali.

«All’indomani dell’assemblea, nel trasmettere l’elenco dei partecipanti, la CISL per garbo istituzionale non ha proclamato lo stato di agitazione (nonostante il mandato pieno dei lavoratori), dal momento che aveva ricevuto rassicurazioni dall’Assessore al Personale e dalla Parte Pubblica dell’ente riguardo alle tematiche affrontate.
Gli impegni assunti invece non sono stati assolutamente rispettati, tant’è che il Salario Accessorio nella mensilità di settembre non è stato erogato, agli uffici del Giudice di Pace non è stata assegnata alcuna risorsa di personale (se non lo si ritiene un servizio da rendere ai cittadini, è opportuno dismetterlo e destinare i dipendenti in carico a predetto ufficio ad altri settori dell’ente che pure presentano carenza di organico). Infine, riguardo alla rimozione delle telecamere presso i locali della Polizia Locale e negli uffici del Giudice di Pace (tra l’altro non di competenza dell’ente) non si è compreso l’impegno a non procedere per le vie legali rispetto ad un comportamento antisindacale ma credendo agli impegni assunti pubblicamente dalla parte politica alla parte gestionale dell’ente, che hanno sempre garantito la rimozione immediata
», si legge in calce nella nota a firma del Segretario Generale Cisl Fp Salerno Miro Amatruda.

Verso lo stato di agitazione

«Se entro e non oltre 5 giorni dalla presente la scrivente non avrà ricevuto formali rassicurazioni rispetto alle richieste dei lavoratori dalla stessa rappresentati, si vedrà costretta suo malgrado a proclamare lo stato di agitazione chiedendo un raffreddamento che sicuramente avrà esito negativo, cosa che porterà alla conseguenza che i lavoratori garantiranno solo l’attività ordinaria, escludendo ogni attività a carattere straordinario in tutti i settori dell’ente», concludono dal sindacato.

Acque agitate a Palazzo di Città. Nel mirino della CISL FP l’amministrazione comunale e i rappresentanti politici in carica.

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