“Un parcheggio al posto di una scuola. O forse no. Un grande teatro”. Non trova pace la scuola Salita Ripa di Eboli. Nell’ultima settimana è al centro del dibattito pubblico ma soprattutto politico, quello interno alla maggioranza che dice tutto e il contrario di tutto ma è anche sul tavolo della discussione del Consiglio d’Istituto che è stato chiamato, come è nelle sue funzioni, a capire cosa stia accadendo attorno alle sorti di una scuola che ha fatto la storia della Città. Ma andiamo con ordine.
La storia
La storia inizia il 17 gennaio 2023. Il Comune di Eboli invia, tra gli altri, anche all’I.C. Generale Gonzaga una missiva protocollata recante genericamente all’oggetto “contenimento spese energetiche”, con la quale si chiede a vari Dirigenti scolastici ed Istituti Comprensivi “di valutare soluzioni di razionalizzazione degli spazi ad uso didattico, mediante accorpamenti di plessi scolastici che vedono la presenza di un numero esiguo di classi (?!), per consentire un contenimento delle spese ed una più adeguata organizzazione generale”. Il giorno dopo la dirigente scolastica scrive al Comune e “fornisce un quadro chiaro dell’articolazione dei plessi scolastici per il corrente anno scolastico”. Il 7 aprile, però, “come se di tale nota non fosse stato dato atto o presa coscienza da parte dell’Ente Comune vi è una ulteriore richiesta avanzata dal Comune di Eboli recante sempre nell’oggetto “contenimento spese energetiche”. Entrambe le note dell’Ente Comune, si sottolinea, non recano alcuna precisazione in ordine ai consumi energetici dei singoli istituti, non giustificano la richiesta con dati oggettivi riguardanti le spese afferenti i singoli Plessi”.
La notizia fa presto il giro del paese e nella popolazione scolastica interessata trova, immediata, una barriera da parte dei genitori degli alunni che frequentano l’istituto e che oltre ad opporsi nettamente alla decisione del Comune, si dicono pronti proprio a fare le barricate.
Alle ore 19.00 di sabato 27 maggio, il consigliere comunale Lucilla Polito, delegata alla cultura, condivide con i giornalisti attraverso la messaggistica istantanea un “comunicato dell’intera maggioranza”.
Il titolo della nota è chiaro: “La scuola al centro dell’azione politica ed amministrativa della Giunta Conte”. Ma la Polito è ignara di cosa accadrà politicamente di lì a poco. “Si ricorderà che le scuole erano un colabrodo ed i bambini al freddo”, si legge nella nota diffusa dalla Polito. “Il progetto di abbattimento e delocalizzazione del plesso di ‘Salita Ripa’ è utilmente collocato in una graduatoria PNRR, e la riqualificazione del Teatro comunale annesso all’edificio è intervento finanziato con fondi compensativi di Terna S.p.A.. Giova quindi fare chiarezza sul punto: non vi sono scelte isolate, ma reciproche assunzioni di responsabilità tra il Comune di Eboli e le Scuole cittadine, nella comunità di intenti meritevoli di essere perseguiti. Siamo sempre aperti al confronto con tutta la comunità scolastica ebolitana, a partire da quella dell’I.C. ‘Gonzaga’ per discutere del futuro del plesso di Salita Ripa, tenendo presente che gli interessi in campo sono molteplici ed attengono alla didattica e alla sicurezza dei bambini, all’accessibilità e alla mobilità nel centro urbano, ai bisogni del centro antico, al mondo dell’associazionismo culturale, solo per citare quelli direttamente coinvolti per questo singolo caso”. La nota a chiusura dice: “Una buona amministrazione deve essere capace di dialogare con le altre Istituzioni ed i cittadini”.
I commenti
Immediatamente dopo la diffusione della nota stampa “dell’intera maggioranza” – a quanto pare la Polito avrebbe parlato “con tutti” tranne con i suoi colleghi di maggioranza – arriva la nota dei consiglieri Naponiello e Ruocco che prendono le distanze dalla Polito, dalla Giunta e soprattutto dalla nota divulgata dalla delegata alla Cultura.
“Ci dissociamo. Non ne sapevamo nulla del comunicato”. E’ immediata la presa di posizione dei consiglieri di maggioranza Cosimo Naponiello e Pasquale Ruocco, in merito al comunicato diffuso sul plesso Salita Ripa: «Abbiamo appreso dalla stampa di un comunicato inviato dall’intera maggioranza sulla questione della Scuola Berniero Lauria. Questa comunicazione l’abbiamo letta insieme ai giornalisti, non insieme alla maggioranza Conte. Ed è solo per il sindaco Mario Conte continuiamo ad avere la cortesia di rimanere seduti lì dove siamo, in maggioranza. La giunta va da sola. Decide e impone autonomamente, senza condividere con i consiglieri nemmeno le scelte più importanti, quelle che riguardano il futuro dei piccoli cittadini».
Ruocco e Naponiello sono molto critici con la maggioranza Conte e non le mandano a dire.
«La democrazia viene mortificata attraverso la scelta di abbattere la scuola, ma visto come si opera all’interno della giunta, possiamo affermare che la democrazia viene mortificata anche da questa politica. Io come capogruppo e il consigliere Pasquale Ruocco, come membri del gruppo misto, ci dissociamo da ogni parola e da ogni virgola che è stata diffusa, attraverso un comunicato pure mal concepito, alla stampa».
La crisi politica è chiara. E la maggioranza non parla nemmeno al suo interno.
Il Partito Democratico va all’attacco e accusa: “Eboli non è un paese per bambini”.
“Ci sarebbe piaciuto credere si trattasse di una fake news. Poi però è arrivato un comunicato ufficiale dal Comune, talmente inverosimile e schizofrenico, da essere smentito persino da alcuni consiglieri di maggioranza che hanno evidentemente sentito il dovere di prenderne le distanze.
Il Partito Democratico ebolitano oppone la sua ferma contrarietà al progetto partorito, come di consueto, in solitaria per dar libero sfogo ai capricci ostinati di pochi, a danno dei molti. Il messaggio che si veicola attraverso questa scelta non è solo arrogante, come in uno stile a cui ormai siamo abituati, ma è addirittura pericoloso, nel merito e nel metodo”.
La nota a firma del Partito Democratico di Eboli prosegue: “Si chiude una scuola (educazione?), che poi è la scuola di un quartiere come il centro storico che dovrebbe essere attenzionato in termini di inclusione (equità?) e non si dice niente a nessuno (empowerment?); non ai cittadini, non alle forze di opposizione e nemmeno alla propria stessa maggioranza! La verità è che ad Eboli non esistono politiche per i minori né politiche per la famiglia. La lezione vichiana dei corsi e dei ricorsi storici ci restituisce un ricordo degli anni ’80, quando l’allora Ministro alle Aree Urbane auspicava l’abbattimento delle scuole in piazza per farne uno spazioso parcheggio. Ci auguriamo che, oggi come allora, i desiderata dei vari discendenti del Ministro rimangano tali. Chiudere la scuola Salita Ripa sarà forse anche la cosa più comoda, ma non è affatto la cosa più giusta. I saggi dicono che le aule scolastiche sono il baluardo che salva la città. Non nei paesi che non sono a misura di bambino e che, perciò stesso, non sono a misura di futuro”.
Le famiglie dei bambini che frequentano il plesso Salita Ripa dell’I.C. Gonzaga alzano la voce e stanno organizzando una protesta eclatante nei prossimi giorni. “La scuola non si tocca”.