Eboli, mercato del sabato: “Un fallimento, l’amministrazione ci ha riempiti di bugie”. Protestano gli ambulanti

Il mercato del sabato che dal rione Paterno al PalaSele ha perso completamente sia la clientela che gli stallisti

Di Silvana Scocozza

Ancora polemiche sulla questione del mercato del sabato ad Eboli. Trasferito circa sei mesi fa vive una lenta agonia. Il mercato del sabato che dal rione Paterno al PalaSele ha perso completamente sia la clientela che gli stallisti. Aniello Pietrofesa, Coordinatore Regionale ANVA Campania e Presidente Provinciale ANVA Confesercenti Salerno, nella veste di coordinatore pro-tempore delle Associazioni ANVA Provinciale Salerno, Confesercenti Città di Eboli, Assocampania, Unimpresa Area Piana del Sele ed Unione Nazionale Consumatori, in merito alla delocalizzazione del mercato del sabato dal rione Paterno al Palasele, solleva perplessità e avanza richieste all’amministrazione comunale.

Non si placano le proteste

«Sono passati sei mesi dal trasferimento e dobbiamo, nostro malgrado, registrare che le nostre ragioni e soprattutto i dubbi di un trasferimento in un’area già conosciuta dagli operatori sta producendo tali danni con operatori che sono pronti ad abbandonare il mercato. Altri lo hanno già fatto. Il calo netto delle entrate economiche è pari al 50% dimostrabili e verificabili con gli scontrini emessi». Disattese tutte le rassicurazioni e anche gli accordi presi con gli operatori. «Le rassicurazioni ricevute da parte dell’Amministrazione riguardante i servizi a supporto del mercato sono rimaste lettera morta. Le stesse attività di via Pio XII in conseguenza del trasferimento registrano altre chiusure».

Le accuse

Disservizi anche legati alla mancanza di segnaletica nell’area del mercato. «Negli incontri che abbiamo avuto abbiamo ripetutamente chiesto una rapida risoluzioni a questi problemi. La navetta promessa e sbandierata dal centro città al mercato e che doveva avere una adeguata informazione e promozione per i cittadini nessuno sa che fine abbia fatto. I giochi per bambini e il parco ludico per attrarre le famiglie non si è mai visto. Lo stesso punto ristoro non ha mai avuto vita». Pietrofesa accusa l’amministrazione comunali e conclude: «La parola sinergia che tante volte abbiamo ascoltato si è trasformata in completo ed assoluto abbandono. Sentimmo bugie nel 2008, anno del primo trasferimento, ne stiamo ascoltando uguali se non maggiori per il 2024».

La posizione del TAR

La sentenza del TAR di Salerno, che prevede alla fine dei lavori di riqualificazione del Paterno il ritorno del mercato nella sua sede originaria, resta l’unico atto certo, nonostante i tentativi fisici e di sbagliata progettazione della riqualificazione del rione. Siamo molto delusi. Ci auspichiamo che in questa sconfitta che sta penalizzando famiglie, consumatori e piccole imprese ci sia un sussulto di umiltà: immediata convocazione di una commissione congiunta per trovare delle risposte ai problemi che abbiamo elencato e per la soluzione definitiva della delocalizzazione del mercato. Nei prossimi giorni valuteremo con i nostri legali se vi sono le condizioni per un ulteriore intervento della giustizia.

Verificheremo se vi sono i presupposti per richiedere i danni che stanno subendo gli operatori del mercato che hanno partecipato al ricorso davanti al TAR di Salerno. Stiamo pensando a una manifestazione di protesta per chiedere maggiore rispetto per le imprese ambulanti, inclusi i fieristi che per il secondo anno, nonostante le nostre sollecitazioni come associazioni di categoria, sono stati lasciati soli a combattere gli abusivi generando i problemi di scontri fisici di cui ha parlato ampiamente la stampa in occasione delle recenti festività di San Cosma e Damiano.

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