Eboli: l’Under 20 Beach Soccer costretta ad allenarsi per la Coppa Italia a Capaccio Paestum. “Il silenzio imbarazzante dell’amministrazione comunale ebolitana”

Eboli: l’Under 20 Beach Soccer costretta ad allenarsi per la Coppa Italia a Capaccio Paestum

Di Silvana Scocozza

La formazione de La Città degli Eventi, di ritorno dalla tappa nazionale di Lignano Sabbiadoro, deve prepararsi per un ennesimo impegno di grande spessore, la Coppa Italia che si disputerà a Catania dal prossimo 5 luglio, ma non ha il campo ed inizia ad allenarsi nella vicina Capaccio Paestum.

Il commento

Il presidente ed allenatore Massimo Giusti ha spiegato: “è davvero sconcertante quanto accade nella nostra città. Questi ragazzi dell’U20 beach soccer, stanno disputando un campionato nazionale e adesso hanno avuto accesso alla Coppa Italia, unica squadra campana, ma non hanno un campo dove allenarsi. O meglio la struttura degli impianti sportivi esiste e venne realizzata nel 2007 proprio per gli storici campioni d’Europa di Beach Soccer, ma viene gestita ed utilizzata da altri, che non sono nemmeno ebolitani”.

Il presidente della Provincia ha messo a disposizione la location, ecco quale

Gli atleti ebolitani, molti dei quali addirittura al di sotto dei venti anni a dimostrazione di: “voler far crescere e cementare un gruppo di giovani che amano questo sport, stanno facendo tanti sacrifici, giocando contro città e formazioni blasonate, cercando di portare in alto il nome di Eboli. Non si meritano di dover macinare altri chilometri per gli allenamenti. Grazie al sindaco di Capaccio Paestum e Presidente della Provincia, Franco Alfieri che ci ha messo a disposizione la ex struttura del Lido Kennedy. Noi andiamo avanti, sempre con la nostra città sul petto e nel cuore”.

Giusti lancia un monito: “non finisce qui siamo pronti a verificare la gestione della struttura degli impianti di via dell’Atletica, anche per quanto concerne un bando pubblico per l’affidamento. Vogliamo far crescere il beach soccer, tradizione ventennale per tanti ebolitani. Non ci fermeremo, ci faremo sentire con proteste e se necessario anche con una petizione popolare”.

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