È accaduto ieri sera in via Santa Sofia, a pochi metri da piazza Porta Dogana quando verso le 22.50 alcuni vandali dal balcone di una abitazione hanno lanciato uova all’indirizzo di terrazza Gattapone colpendo varie persone sedute ai tavoli e alcuni giovani presenti.
Al momento era in corso l’esibizione canora degli allievi della scuola di canto della maestra Angela Clemente, una serata partecipata e coinvolgente.
L’appello ai vandali e lo sdegno arriva dall’architetto Francesca Spera della Aps Gattapone che non le manda a dire. Ieri sera tra gli allievi della scuola di canto anche alcuni bambini di appena sei anni.
«Vi diciamo vergogna, siete il male del nostro centro storico. Sappiate che tutti hanno visto il balcone da dove sono state lanciate le uova, sappiate che le serate del Gattapone Aps sono patrocinate dal Comune di Eboli e rispettano tutti i regolamenti. Sappiate che Gattapone mette a disposizione gratuitamente i propri spazi per tutti i giovani talenti ed è un luogo di cultura e crescita di idee. vergognatevi!».
Intanto sull’episodio pare sia stata sporta anche formale denuncia presso gli organi competenti al controllo che dovranno chiarire dinamica ed eventuali responsabilità.
L’episodio, increscioso, ha fatto registrare anche reazioni da parte dei residenti che amano il borgo antico e si compiacciono per le iniziative sociali e culturali che si svolgono in zona.
Solidarietà a Francesca Spera è stata espressa da diverse associazioni culturali della città e da alcuni amministratori locali.
L’assessore alla Cultura Lucilla Polito
«Solidarietà e vicinanza al Gattapone Aps per il vile e squallido gesto di inciviltà messo in atto nei suoi confronti. Ricordiamolo tutti che il Gattapone, da sempre, promuove e valorizza il patrimonio storico, culturale, artistico, gastronomico e naturalistico della nostra città. Gesti di totale inciviltà che fanno rabbia alle tante persone, ebolitane e forestire, che vivono con passione e stupore le bellezze del nostro centro antico».
Consigliere provinciale Filomena Rosamila
«Un gesto vile che va condanno e la solidarietà che va sempre espressa. Sono dispiaciuta per l’accaduto e indignata come mamma e come amministratore di questo paese. Gli atti vandalici che continuano a registrarsi in città sono sintomo di insofferenza e cattiva educazione, mancanza di rispetto verso il bene comune e verso chi si impegna nel sociale e promuovendo la cultura, come nel caso di Gattapone. Spero che i colpevoli vengano individuati e puniti».