Dopo mesi di proteste e comunicati stampa finalmente il 27 novembre i ragazzi riprenderanno il tempo prolungato. Sulla questione arriva una lettera scritta al Presidente della III Commissione Consiliare Matteo Balestrieri e intanto il Comitato per il servizio mensa, resta a vigilare sulle modalità e sulla qualità del servizio: “Apprendiamo con soddisfazione che è stata fatta la determina n. 1368 del 09/11/2023 per la riapertura del servizio mensa. Ci chiediamo solo per quale motivo la proroga non è stata fatta subito e si è aspettato il 27 novembre. Alle mamme interessa solo che la mensa riapra, che il cibo sia di ottima qualità e che venga servito in locali mensa idonei, diversi da quelli dove i ragazzi studiano e lavorano, come succede in tutte le città civili”, scrive l’architetto Giulia Izzo, portavoce del Comitato genitori.
I genitori sulla imminente riapertura
“Per quale motivo il figlio del sig. Rossi di Milano, deve avere scuole con tutti i servizi, compreso la mensa e noi dobbiamo accontentarci di quello che ci viene proposto e per ottenerlo dobbiamo anche fare una serie di proteste e solo dopo ci fanno la concessione di un servizio non all’altezza di un paese europeo”.
Il ritardo nell’applicazione del servizio mensa e una serie di questioni burocratiche lasciate sospese sin dall’inizio dell’anno scolastico, ha sviluppato la protesta dei genitori rivolta contro l’amministrazione comunale.
“Visto che avete provveduto alla risoluzione burocratica della mensa, si ritiene inutile la commissione indetta per giovedì. In ogni caso, sappiate che le mamme vigileranno sull’attuazione della mensa e sulla qualità, pretendo lo stesso trattamento che vige per i ragazzi di Milano, di Parigi o di Monaco”, conclude Giulia Izzo.