Eboli: la crisi politica? È stata uno scherzo

Un documento politico programmatico per rilanciare l’azione amministrativa. Critiche da sinistra italiana

A cura di Silvana Scocozza

Non c’è pace ad Eboli nelle fila della maggioranza di governo che fa capo al sindaco Conte.

Una apparente normalità sarebbe stata ritrovata con la sottoscrizione di un documento politico programmatico che non avrebbe trovato subito l’unione nella sottoscrizione e che sempre i bene informati vicini al primo cittadino attribuiscono ad acredini e screzi tra singoli consiglieri e assessori e gruppi politici.

Attriti che si ripercuotono nell’espletamento delle funzioni politico amministrative e che generano quotidiane frizioni.

Il documento

Con l’ultimo documento che arrecava la firma di otto consiglieri comunali gli stessi uomini della maggioranza di Conte chiedevano la testa del vicesindaco Sgritta, dell’assessore Cennamo e del Presidente di commissione Lavorgna.

Un documento che, arrivato immediatamente dopo il consiglio comunale del 30 dicembre scorso, aveva dato il senso di una rottura importante nelle fila della maggioranza di Conte.

Questo pomeriggio invece da Palazzo di Città viene divulgato un documento politico programmatico che porta la firma del Sindaco Conte e dei gruppi di maggioranza Uniti per il Territorio, Gruppo Misto, Eboli 3.0, Eboli Domani e Città del Sele.

Nel documento si snocciolano le varie azioni di governo e si sottolinea come “chi immagina in queste ore che il confronto interno alla nostra maggioranza porti ad uno sfaldamento totale sbaglia di grosso” chiaro riferimento alle opposizioni.

Nel rinnovare la fiducia al sindaco Conte e al suo incessante lavoro il documento termina esattamente così: “Singoli e gruppi consiliari hanno il dovere politico e morale di rispettare colleghi ed assise comunale, in modo da consentire sempre e comunque lo svolgimento dei lavori, in tal modo permettendo all’Amministrazione comunale di dare risposte certe e rapide alle esigenze della città”.

La nota di sinistra italiana

Non si è fatta attendere però la nota stampa della Sinistra Italiana che accusa: “la gestione politica della maggioranza che governa Eboli ha ormai superato ogni limite di credibilità, assumendo i tratti di una farsa che umilia le istituzioni e mortifica le aspettative di cittadine e cittadini. Questo governo cittadino non è più in grado di rappresentare una guida per la città. L’assenza di una visione strategica e di un progetto condiviso lascia Eboli in balia di giochi di potere e crisi politiche artificialmente costruite per salvare equilibri interni. La politica non può ridursi a un esercizio di improvvisazione, né a un continuo scaricabarile. La maggioranza deve assumersi la piena responsabilità di questo fallimento e, se non è in grado di governare con serietà e lungimiranza, abbia almeno il coraggio di fare un passo indietro.
Eboli merita un’amministrazione capace di ascoltare, progettare e agire nell’interesse della comunità, non una maggioranza che si comporta come una compagnia di attori in cerca di applausi a scena aperta.
È tempo di una svolta”.

Per la Sinistra Italiana Circolo territoriale “Berniero Manfredi” di Eboli la frizione interna alla maggioranza “è stata uno scherzo”.

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