“Per anni sono state investite risorse inadeguate per i servizi sociali a Eboli. Una politica seria deve sempre ragionare su quali saranno le conseguenze di una scelta. La situazione personale degli assistenti sociali, come per molti altri lavoratori, è precaria e la mancanza di serenità e di un giusto riconoscimento della loro “professione di aiuto” aumenta la demotivazione e frustrazione che alla fine ricadono sulla collettività – scrive il consigliere comunale Damiano Capaccio che insieme ai membri del suo partito tiene alta l’attenzione sul territorio – Come Eboli Responsabile abbiamo presentato un’interrogazione consiliare sulla stabilizzazione degli assistenti sociali per richiamare un punto fermo: non possono esserci politiche sociali efficienti senza il lavoro di intermediazione delle assistenti sociali ed un servizio sociale professionale organizzato”.
Rivolgendosi all’assessore alle Politiche Sociali, Eboli Responsabile attacca
“La risposta ricevuta dall’assessore alle politiche sociali conferma quanto noi abbiamo più volte denunciato: già dall’anno finanziario 2021 vi erano le risorse disponibili per potenziare il servizio sociale professionale. Dall’altro lato non chiarisce se la procedura ricognitiva del personale in possesso dei requisiti previsti per la stabilizzazione a tempo indeterminato presso l’azienda speciale sia su base interna oppure (procedura, certamente, più garantista accurata e non confutabile) venga, a mezzo specifico interpello al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, richiesto un parere scritto”.
Rafforzamento delle competenze e ampliamento del personale
“Eboli Responsabile chiede all’amministrazione di spingere affinché sia potenziato il livello locale, ampliando il personale sia professionale che amministrativo e rafforzandone le competenze. È necessario inoltre presidiare anche la qualità dei servizi in quanto né i soldi né i livelli essenziali consentono di avere garanzie sulla stessa. L’integrazione tra attori e servizi è fondamentale: occorre sviluppare forme organizzative che potenzino il lavoro con la comunità, in forte integrazione con il Terzo Settore e con i servizi sanitari. Molte delle misure di finanziamento potranno essere implementate efficacemente solo sulla base di una solida integrazione socio-sanitaria.
Questa azione sia inquadrata nel più generale obiettivo di favorire processi di co-programmazione e co-progettazione, perché rappresentano delle logiche di intervento efficaci nel dare risposte in tempi di crisi e di trasformazione dei bisogni sociali come quello che stiamo attraversando”. Il consigliere Capaccio e il suo partito chiedono “di migliorare i servizi, la condizione professionale delle assistenti sociali ma, soprattutto, di garantire piena tutela a persone e famiglie in condizioni di Difficoltà”.