Eboli: Il Comune delocalizza il mercato del sabato. I sindacati di categoria sul piede di guerra scrivono al Prefetto Russo

Il comune di Eboli ha deciso di delocalizzare il mercato nei pressi del PalaSele. Dura reazione dei sindacati che scrivono al prefetto

Di Silvana Scocozza

Il Comune di Eboli ritiene opportuno delocalizzare l’attuale mercato del sabato tenuto al rione della Pace presso l’area del PalaSele che è stata già in passato area utilizzata per il trasferimento del mercato e dove il 45% degli operatori ha chiuso la propria attività”. Inizia da queste righe la lettera che è stata protocollata ed indirizzata al Prefetto di Salerno, Francesco Russo e che porta la firma della Confesercenti provinciale ma anche l’avallo di Confesercenti Eboli, Unimpresa, Assocampania, Unione Nazionale dei Consumatori sede Provinciale di Salerno e dei rappresentanti del Comitato di quartiere del rione della Pace di Eboli.

Le conseguenze della delocalizzazione

“L’Amministrazione Comunale di Eboli avalla questo spostamento con una serie di lavori di riqualificazione del quartiere rione della Pace senza dare alcuna apertura ad un ritorno del mercato nell’attuale sito. La delocalizzazione del mercato presso l’area del PalaSele comporterà di fatto per gli ambulanti la non partecipazione al mercato del sabato ad Eboli con notevoli conseguenze socio economiche sia per gli operatori che perderebbero una giornata lavorativa importante, sia per i commercianti locali e sia per i consumatori ai quali verrà tolta la possibilità di scelta concorrenziale specie in un momento di forte crisi economica e di contrazione dei consumi”.

La richiesta di un incontro urgente e risolutivo

Un incontro urgente e risolutivo è quanto chiedono le sigle di categoria presso la Prefettura di Salerno “per poter trovare una soluzione che non penalizzi in questo momento di enorme difficoltà le imprese ed i cittadini”. Era nell’aria la protesta e l’ennesima tegola cade sulla testa dell’amministrazione comunale ebolitana tacciata dalla politica di opposizione di essere completamente isolata dal resto del comprensorio.

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