Con tutta la documentazione a firma della Procura di Salerno, diretta dal procuratore Giuseppe Borrelli, ha preso il via la pratica del dissequestrato dei due pitbull che hanno attaccato e ucciso il piccolo Francesco Pio, a Campolongo di Eboli. I due cani dovranno seguire un percorso di rieducazione.
La posizione dell’Oipa
L’Organizzazione internazionale protezione animali – Oipa – «auspica che questo indirizzo della Procura di Salerno faccia scuola e che sia un modello da seguire in casi analoghi dove cani impegnativi siano protagonisti di episodi di aggressione più o meno gravi».
L’associazione torna a chiedere al legislatore di regolamentare la detenzione di determinati tipi di cani che troppo spesso vengono scelti anche da persone non in grado di gestirli correttamente.
Il futuro
Al momento i cani sono in un rifugio di Pignataro Maggiore nel Casertano e dovranno essere sottoposti ad un percorso di recupero le cui spese saranno sostenute dai proprietari, indagati di omicidio colposo insieme alla madre e ai due zii del piccolo Francesco Pio.