Con il consiglio comunale deserto si apre ufficialmente la crisi dell’amministrazione comunale. L’attività politico amministrativa del comune è paralizzata da più di due mesi.
“È la stessa maggioranza a contestare l’operato di un’amministrazione incapace di tracciare le linee dello sviluppo della nostra città. In un momento così delicato per la vita del comune ci ritroviamo senza guida politica. Il sindaco risolva la crisi in breve tempo o ne tragga le conseguenze”.
Il direttivo di Forza Italia non usa mezzi termini e chiede a gran voce le dimissioni del sindaco di Eboli Mario Conte. Firmatari della nota il coordinatore Michele Milillo, insieme ad Andrea Fusco, Antonio Busillo, Angela La Monica, Mario Mellone e al consigliere comunale Giuseppe Norma.
Stessa richiesta arriva dal Partito Democratico
“Sono ormai mesi che questa maggioranza – o, più corretto sarebbe parlare di ex maggioranza – sta regalando alla Città uno spettacolo indecoroso.”.
Non lascia nulla al caso il PD e accusa forte l’amministrazione Conte e qualche consigliere con la sete di potere
“Il Consiglio Comunale già per la seconda volta in poco più di un anno, ieri sera è andato deserto a causa delle assenze degli stessi consiglieri di maggioranza e non di astiose opposizioni “al netto dello strano caso di Damiano Capaccio con Eboli Responsabile che, pur avendo ricevuto mandato elettorale per essere all’opposizione di questa Amministrazione, continua ad essere più fedele alla maggioranza di quanto sappia esserle la maggioranza stessa!”.
I Consiglieri del Partito Democratico proseguono
“Abbiamo già chiesto al Sindaco di venire a riferire in Consiglio Comunale sulle ragioni della crisi, confidando in una sensibilità politica e istituzionale che evidentemente non gli appartiene. Credevamo allora, in assoluta buona fede, che alla base del blocco delle attività potesse esserci una visione confliggente sulle grandi questioni che riguardano il territorio.
E non ce ne stupivamo, in verità, ritenendolo esito fisiologico di una compagine incoerente, unitasi solo per poter vincere le elezioni e lontana da una comunione ideologica ( se mai il civismo delirante che hanno rappresentato e rappresentano possa averne una!)”.
“Chi deve fare il vicesindaco, chi l’assessore, chi si accaparrerà il sottogoverno…a questo si è ridotto l’interesse e l’impegno di chi è stato eletto per fare, invece, il bene della Comunità. La faida interna tra il neocostituito gruppo della maggioranza e una sedicente federazione di tutti gli altri consiglieri disvela cioè un unico interesse comune: il proprio e delle proprie poltrone.
I Consiglieri incalzano
Se non fosse per le ricadute tanto pesantemente negative sulla Città farebbe quasi tenerezza il Sindaco Mario Conte! Sapevamo del resto sin dall’inizio che mai sarebbe riuscito ad affrancarsi del tutto dal “contismo” e che sempre avrebbe dovuto fare i conti con i desiderata di zii e cugini tanto ingombranti, tanto più ora che c’è da darsi particolarmente da fare per trovare una collocazione a quanti di loro l’hanno smarrita.
Quel che forse poteva non accadere è, invece, che da primo cittadino sarebbe stato sotto scacco persino della sua stessa coalizione. Ma è successo. È successo di nuovo e potrebbe accadere ancora”.
Anche il Partito Democratico chiede “a gran voce al Sindaco di dimettersi, a fronte dell’oggettiva ed incontrovertibile ingovernabilità creatasi, riconoscendo l’urgenza di dare immediate risposte a una Città che necessita di risposte e di azioni concrete e rapide, non di poltrone per pochi.
Solo così libererà Eboli da queste sabbie mobili, dimostrando – almeno per una volta-di averne veramente a cuore le sorti”.