La nota porta la firma di Annamaria Paesano è scritta di getto e contiene le preoccupazioni di una donna, di una mamma, di una professionista, di una rappresentante politica. Di una persona impegnata sul territorio non solo salernitano quando si tratta di inclusione e di inserimento socio educativo di immigrati. E il documento che arriva all’indomani dell’ennesima violenta rissa che si è consumata in pieno centro cittadino sabato notte, è rivolto agli amministratori locali.
Le dichiarazioni
“Con la rissa inaudita a Piazza Pezzullo si è raggiunto il limite. Quanto ancora questa città deve scontare il tempo perso di un Sindaco e un’amministrazione occupati unicamente a rabbonire la miseria politica di pochi figuri che coprono maldestramente vanagloria e tornaconto personale millantando di voler fare il bene della città? Quando il Sindaco e l’amministrazione prenderanno provvedimenti seri e concreti rispetto a questioni che da urgenti sono diventate croniche? Devono rispondere alla città e ce lo devono dire quali sono i risultati delle letterine al Prefetto? Devono rispondere alla città e lo devono fare non con l’ennesimo riassunto delle puntate precedenti di ciò che è stato “messo in campo”, che sappiamo essere il nulla assoluto”.
Annamaria Paesano scrive: “Due anni passati a mettere insieme i pezzi della pesante eredità e poi a sistemare poltrone ed equilibri e se nel frattempo la gestione straordinaria è diventata un miraggio quella ordinaria è morta. Mentre il Sindaco si diceva ostaggio delle bizze dei consiglieri, l’Assessore alla sicurezza, che dalla fiction miserabile del rimpasto non era turbato, che faceva?”.
La Paesano non risparmia nessuno: “Gli attuali Assessori alla Cultura, alle Politiche Sociali e alle Politiche Giovanili, senza propinarci il gossip del non fatto dei loro colleghi precedenti, devono dirci quali gli investimenti e quali le azioni che saranno messe in campo per arginare la deriva sociale e culturale in cui versa questa città, ma nell’immediato!”.
I cittadini vogliono più risposte
“Vogliamo risposte e le vogliamo subito, partendo dai sistemi di sicurezza: dove sono le telecamere, perché non sono state installate o non funzionano e quando funzioneranno? Perché la politica deve risolvere i problemi della gente e se non lo fa e li lascia incancrenire non è nemmeno mala politica ma proprio incapacità amministrativa. Vogliamo il conto e lo chiediamo a gran voce, quella dei cittadini stanchi, dei genitori preoccupati, dei giovani demotivati, delle fasce più deboli abbandonate, tutti ostaggio della loro strafottente gestione di potere e non della città. Adesso basta!”.