Eboli: Due auto bruciate e una guerra tra pusher che continua

Torna prepotente la questione sicurezza e la faida tra bande crea allarme nei quartieri periferici di Eboli. Ma anche in pieno centro

Di Silvana Scocozza

C’è la droga al centro della guerra che da diverso tempo, ormai, tiene banco sul territorio comunale ebolitano. Una guerra che sta facendo registrare una situazione incresciosa legata alla mancanza assoluta di sicurezza e che ha necessariamente bisogno di interventi concreti. A partire dalla politica.
Negli ultimi giorni, sono due i fatti di cronaca che hanno tenuto banco in città. Pare però, stranamente, che i due episodi non siano collegati tra loro.

Incendio ad un’auto

Ma, andiamo con ordine. L’incendio, presumibilmente doloso, di una Smart di proprietà della moglie dell’artigiano vittima di un agguato dello scorso settembre, ha fatto registrare il primo fatto di cronaca ed ha allarmato il popoloso quartiere Paterno, con qualche ripercussione anche in zona Madonna del Soccorso.

Il secondo episodio, invece, ha interessato una Audi di colore bianco, di proprietà di un’altra donna. Il fatto sarebbe isolato rispetto all’incendio della Smart, ma riconducibile ad un altro episodio avvenuto in un comune cilentano appena qualche settimana fa.

Le indagini

Su entrambi gli episodi indagano i carabinieri della locale Compagnia che stanno raccogliendo indizi e ascoltando persone informate sui fatti.

Dal rione Pescara al rione Paterno, passando per il centro cittadino la situazione è diventata davvero insostenibile. E se a questi ultimi fatti di cronaca si aggiunge l’episodio che ha visto l’auto di un pusher crivellata di colpi e ritrovata nel rione Pescara, a Eboli non c’è proprio più nulla da stare tranquilli.

La gente chiede il potenziamento dei controlli da parte delle forze dell’ordine e dal Sindaco Conte una presa di posizione decisa e netta rispetto ad episodi che non possono essere oltremodo tollerati.

Condividi questo articolo
Exit mobile version