Eboli, delocalizzazione dell’ospedale: raccolte oltre 1000 firme per la petizione del PCI

Le firme raccolte sono state già inviate alla DG dell’ASL di Salerno, al Presidente della
Regione Campania e al Sindaco di Eboli

Di Silvana Scocozza

Torna al centro del dibattito cittadino la questione legata alla sanità locale e dal PCI arriva la raccolta firme per chiedere la delocalizzazione dell’ospedale di Eboli.

La petizione

Oltre 1000 persone hanno già firmato la petizione per la delocalizzazione dell’ospedale e per impedirne la definitiva chiusura.

Le firme raccolte sono state già inviate alla DG dell’ASL di Salerno, al Presidente della
Regione Campania e al Sindaco di Eboli.


«Sembra tornata la calma. L’ultimo atto aziendale ha fugato ogni dubbio sull’esistenza e sul futuro del nostro Ospedale “Maria SS Addolorata”. Quanto durerà questa calma apparente? Non per molto! Basta ricordare cosa è avvenuto negli ultimi vent’anni per non dormire sonni tranquilli», il Partito Comunista scrive nella sua nota stampa.

Il PCI chiede la delocalizzazione ad Acquarita

La delocalizzazione dell’ospedale in zona Acquarita, dove già esiste una struttura,
da recuperare o da abbattere e ricostruire, è l’unica scelta sensata e la sua posizione
costituirà sicuramente una salvaguardia per la salute dei cittadini dell’intera Valle del
Sele.


«Avere due presidi ospedalieri importanti, come quelli di Eboli e Battipaglia, facilmente
raggiungibili, porterà automaticamente ad un aumento della qualità dei servizi sanitari
offerti e una risposta significativa alle istanze di migliaia di cittadini a sud di Salerno», sostengono i Comunisti che trovano la soluzione nello spostamento dei finanziamenti in corso sulla nuova opera, con l’aggiunta di ulteriori fondi, e con la riorganizzazione del comprensorio di Eboli e Battipaglia in modo da fornire un’offerta sanitaria pubblica di qualità.

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