Una task force per ripristinare la legalità a Campolongo. La bonifica dell’area e la riqualificazione ambientale e strutturale di una zona che potrebbe tornare ad essere volano per il turismo balenare di Marina di Eboli.
I fatti
Sotto la lente d’ingrandimento lo spaccio di sostanze stupefacenti, la prostituzione, la criminalità, l’emergenza abitativa che ha fatto di una parte di Campolongo un vero e proprio ghetto dove vivono in condizioni precarie più di 3.000 stranieri di cui molti irregolari, sono un macigno che pesa ogni giorno di più sulla comunità locale e rende pesante qualsiasi operazione che, a livello locale, si voglia mettere in campo.
L’intervento
Chiedono l’intervento dello Stato e dell’esercito, pretendono attenzione e alzano la voce.
Ad alzare la voce sono i consiglieri comunali del gruppo “Uniti per il Territorio” e la presa di posizione arriva all’indomani della tragedia che si è consumata a Campolongo e ha visto la morte del piccolo Francesco Pio ma diventa ancora più forte dopo la notizia che ha visto un altro pitbull aggirarsi a Marina di Eboli e creare paura e spavento tra gli avventori di un bar, tra cui una coppia con un bimbo nel passeggino. L’allarme immediato ai vigili urbani e l’intervento repentino di personale qualificato della struttura di Pignataro Maggiore hanno evitato il peggio. Il cane è stato ricoverato presso il centro specializzato.
Il degrado
Resta, sotto gli occhi di tutti lo stato di degrado assoluto in cui versa la fascia costiera ebolitana e per cui il gruppo consiliare “Uniti per il Territorio” ha inviato una lettera indirizzata al Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, al Prefetto di Salerno, Francesco Esposito, al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e al Presidente della Provincia di Salerno, Franco Alfieri.
I consiglieri Sara Costantino, Cosimo Massa e Vito Maratea chiedono una task force con l’impegno dell’esercito affinché vengano debellati fenomeni di illegalità che ormai tengono ostaggio la Marina di Eboli.