A Eboli in via Mascagni n.19-21 la situazione di disagio e carenza igienico sanitaria è davvero divenuta insostenibile.
L’episodio
Una voragine enorme a cielo aperto è diventata oggetto di segnalazioni e proteste. Eppure non si riesce a trovare una soluzione.
Da mesi esiste e persiste una rottura del tratto fognario che interessa decine di famiglie. Miasmi, ratti, insetti. Parliamo delle palazzine a due piani costruite negli anni 60 dall’allora IACP, con rete fognaria vetusta, sottoservizi datati e mai manutenuti.
«Siamo infestati da mesi e nessuno ci da risposte. Da qualche settimana il mio garage è invaso da liquami di fognatura con conseguenze facilmente immaginabili. Ho interpellato la polizia municipale di Eboli che ha solo transennato l’area, senza altri risultati. Vorrei solo capire il perché pago le tasse al Comune di Eboli e il servizio fognatura all’ASIS», chiosa la signora Belluccio residente della zona.
Comune di Eboli, ASIS e ACER: nessuno interviene. Di contro una messa in mora da parte di un legale, appositamente incaricato per la vicenda.
La risposta del Comune
L’unico a rispondere al sollecito è stato il Comune di Eboli che con una nota a firma del dirigente Francesco Mandia ha fatto sapere che la questione non sarebbe di competenza comunale.
«E nel frattempo la voragine sul ciglio di una strada pubblica continua a creare enormi problemi di sicurezza, igiene e viabilità. Un via vai di ratti ed animali in un tratto di strada che serve centinaia di abitazioni in via Mascagni», aggiunge la donna.
Stando a quanto sostengono i residenti sembrerebbe che sia l’ACER Salerno a dover risolvere la querelle, essendo il soggetto proprietario e custode della rete fognaria delle palazzine di via Pietro Mascagni ad Eboli.
«Un ente che dovrebbe manutenere la rete fognaria, programmare la manutenzione, effettuare ispezioni, valutare le condizioni delle tubazioni e, come il caso di specie, intervenire tempestivamente in caso di emergenza. Forse si aspetta che qualcuno, magari un bambino, cadi nella voragine. Forse si aspetta l’irreparabile. Speriamo non accada nulla di ciò», aggiunge esasperato un altro residente.
Nel mentre monta la protesta dei residenti che probabilmente sfocerà anche in Tribunale.