Eboli, consulta comunale della Cultura: eletto l’Avvocato Enrico Tortolani

Già Presidente della Pro Loco Eboli l’avvocato Tortolani è storicamente uomo vicino all’amministrazione Conte.

Di Silvana Scocozza

Già Presidente della Pro Loco Eboli l’avvocato Tortolani è storicamente uomo vicino all’amministrazione Conte. Sostenuto apertamente dagli amministratori locali, assessori e consiglieri comunali, Tortolani nella giornata di votazione che si è svolta ieri presso l’aula consiliare del Comune di Eboli ha ottenuto il maggior numero di preferenze per sedere sulla poltrona della Consulta Comunale della Cultura. Vice presidente della Consulta è stato, invece, eletto Raffaele Caputo, altro presidente di una Pro Loco questa volta intitolata a Don Donato Paesano. Trionfano le Pro Loco dunque, in una Città che conta decine di associazioni che operano attivamente sul territorio da anni. “Avranno vinto perché forti della grande esperienza culturale, della innumerevole serie di eventi e appuntamenti di elevato spessore culturale organizzati negli anni – ha dichiarato la Presidente di una associazionei due Presidenti, neo referenti della Consulta avranno modo di mettersi ancora al servizio della collettività”.

Trionfano le Pro Loco

Tra gli altri candidati Anna Grimaldi presidente de L’AltraItalia che si è spesa negli anni per gli extracomunitari e per le politiche sanitarie e Lucio Garofalo presidente di Idee in Movimento che ha all’attivo tanto impegno profuso e per ricoprire il ruolo di Presidente della Consulta della Cultura c’era anche la dottoressa Flavia Falcone, cavaliere al merito della Repubblica Italiana. Dirigente comunale di lungo corso, la Falcone è stata Capo Settore agli Affari Generali e Responsabile di Segreteria del Gabinetto del Sindaco del Comune di Eboli affiancando per oltre vent’anni i Sindaci Gerardo Rosania, Martino Melchionda, Massimo Cariello e anche il commissario straordinario Vincenza Filippi. “Esperienza e riservatezza non le mancanoha commentato il presidente di una associazione chiamato al votopeccato che non era sostenuta anche dalla politica”.

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