Eboli: c’è il fiume Sele nella descrizione dello stemma episcopale di S.E.R. Mons. Alfonso Raimo

Lo stemma è suddiviso in due parti: ecco il suo significato

Di Silvana Scocozza

Una notizia che è stata accolta con grande gioia e partecipazione e sentimenti rinnovati di stima e riconoscenza nei confronti di don Alfonso Raimo, il parroco della chiesa di San Bartolomeo Apostolo di Eboli, Vicario generale dell’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno, nominato vescovo ausiliare da Papa Bergoglio solo alla fine del mese di aprile.

La notizia

E in questa ore un’altra notizia che è stata accolta dalla comunità ebolitana e della Piana del Sele è quella relativa allo stemma araldico di Mons. Raimo.

Lo stemma

Lo stemma è suddiviso in due parti: nella parte sinistra, in campo azzurro, vengono richiamate le sue origini con la presenza dei tre monti che indicano le verdeggianti alture su cui sono stati edificati i tre Santuari mariani, rappresentati dalle tre stelle, (Maria SS.ma della Neve, S. Maria del Fiume e S. Maria di Grienzi), testimonianza di una plurisecolare devozione a Maria.

Ai piedi di quelle montagne inizia la sua corsa un fiume, il Sele, che prima di perdersi nel mare, dà vita ad un’ampia e fertile pianura; lungo il corso di quel fiume si dispiega la vita e prende forma la vocazione del Vescovo Alfonso.

Nella parte destra in campo d’oro vi è l’àncora, simbolo della Speranza.

Nella parte inferiore dello stemma, è rappresentato il golfo di Salerno, porzione di quel vasto bacino, che è il Mediterraneo, sul quale si concentrano e nel quale spesso si inabissano, le speranze di tanti fratelli e sorelle in cerca di una vita migliore.

Le chiese, il fiume Sele e il golfo di Salerno per uno stemma che racchiude attaccamento alla propria terra, alla propria gente alla propria storia.

Condividi questo articolo
Exit mobile version