Eboli, bambino sbranato dai pitbull: Procura indaga. Giallo sui soccorsi

La Procura indaga su 30 minuti di silenzio tra l'attacco dei pitbull al piccolo Francesco Pio e la richiesta d'aiuto

Di Ernesto Rocco
Morte del piccolo Francesco Pio, giallo sui soccorsi

Circa trenta minuti. Questo il lasso di tempo che sarebbe trascorso tra l’attacco dei pitbull al piccolo Francesco Pio e la richiesta di aiuto. Un periodo su cui la Procura vuole vederci chiaro. Ci sono stati ritardi? E per quale motivo? Il nonno del piccolo ha chiarito che dopo l’episodio è uscito fuori a chiedere aiuto. Quando è tornato ha trovato già i sanitari sul posto.

Indagini a 360 gradi

Cosa è accaduto tra le urla strazianti del piccolo, udite dai vicini intorno alle 8, e la telefonata ai soccorritori delle 8.28 non è stato in grado di dirlo non essendo presente. Lo chiariranno gli inquirenti che starebbero passando al vaglio i tabulati telefonici dei familiari di Francesco Pio, comprese le chiamate intercorse dopo la tragedia.

Indagati 5 per omicidio colposo

Nel registro degli indagati per omicidio colposo in concorso per omessa custodia di animali figurano i proprietari dei cani, gli zii del bambino presenti sul luogo del dramma e la mamma di Francesco Pio.

La richiesta di giustizia è forte da parte della famiglia. La nonna materna, Alfredina, ha puntato il dito contro i proprietari dei pitbull: “Non sono venuti nemmeno ai funerali di Francesco Pio. Chi ha sbagliato deve pagare”.

Il sindaco Conte: “Maggiori controlli e regole più ferree”

Il sindaco di Eboli, Mario Conte, ha sollecitato maggiori controlli su chi detiene cani potenzialmente pericolosi e ipotizza la creazione di un regolamento comunale ad hoc per stabilire norme più severe rispetto a quelle vigenti.

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