Eboli, Balneazione e cultura: il Partito dei Comuni Italiani chiede lumi all’amministrazione comunale

Questione stabilimenti balneari, depuratore, eventi e cultura, Comunisti ebolitani chiedono chiarimenti

Di Silvana Scocozza

L’accesso alle spiagge libere, l’entrata in funzione del depuratore, la balneazione e lo stato in cui versano le spiagge libere: i Comunisti Italiani interrogano il sindaco di Eboli Mario Conte sulla questione balneazione ma anche sul settore cultura e sulla programmazione estiva di intrattenimento non mancano domande e richieste.

La nota dei comunisti ebolitani

Attraverso una nota che porta la firma di Annamaria Paesano e Alfonso del Vecchio il PdCI scrive per sapere.

«L’estate sta arrivando e ci chiediamo quali siano le strategie a supporto della stagione balneare e culturale», scrivono.

E giù una serie di richieste: Quando si attiverà il depuratore, in che stato versano le spiagge libere, si intende potenziare i collegamenti e le corse da e per il mare.

«Le spiagge libere saranno attrezzate dignitosamente con docce, bagni e chioschi e la sicurezza dei bagnanti sarà garantita da una corretta gestione dei parcheggi e della sorveglianza? Come si pensa di completare l’offerta mare-spiaggia prevedendo l’uso di almeno una parte della pineta?».

Torna al centro della discussione anche la questione legata alla realizzazione dello stabilimento balneare per le persone con disabilità.

«E i bagnanti con disabilità? Premettendo che siamo per l’avvio di un dialogo con i balneatori per trovare soluzioni condivise affinché almeno una parte dei nostri lidi sia debitamente attrezzata, nel frattempo ci auguriamo di non dover leggere, anche quest’anno, le risposte in merito in qualche delibera di fine estate».

La cultura

E dal mare alla cultura il passo è breve: «cosa tratterrà noi ebolitani nel nostro Paese nelle sere d’estate e, pensando in grande, cosa attirerà gente anche dai Paesi limitrofi. Già nel mese di gennaio i Comuni acquisiscono proposte da privati, associazioni e realtà territoriali tutte per pianificare gli eventi. Con una Consulta della Cultura attiva, poi, non dovrebbe essere impresa ardua… Di “programmazione e sinergia” hanno fatto un cavallo di battaglia: chissà che per la prossima estate non ci sia il passaggio dalla teoria alla pratica!».

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