Continua a tenere banco l’episodio avvenuto nella tarda mattina di Capodanno a San Mauro Cilento. Una donna di 52 anni, colta da un improvviso malore, ha dovuto attendere circa due ore prima di ricevere le prime cure mediche. Le sue condizioni sono ancora gravissime.
Le responsabilità
Sulla vicenda indaga la Procura di Vallo della Lucania. Il sindaco di San Mauro Cilento, Carlo Pisacane, ha espresso tutta la sua preoccupazione per quanto accaduto, sottolineando la carenza di personale sanitario e l’inadeguatezza dei servizi di emergenza nelle aree interne.
Le responsabilità
Sulla vicenda indaga la Procura di Vallo della Lucania. Il sindaco di San Mauro Cilento, Carlo Pisacane, ha espresso tutta la sua preoccupazione per quanto accaduto, sottolineando la carenza di personale sanitario e l’inadeguatezza dei servizi di emergenza nelle aree interne.
“Non abbiamo un’assistenza sanitaria adeguata – dichiara il primo cittadino – È impensabile avere un’ambulanza con a bordo solo l’infermiere edunque senza un medico. La vera problematica è data proprio dall’assenza dei soccorsi motivo per il quale si allungano i tempi per una giusta assistenza sanitaria. Questa è una delle cause dello spopolamento. I cittadini si sentono abbandonati. È necessario agire a livello dirigenziale e potenziare i presidi sanitari, soprattutto per i piccoli centri”
Le conseguenze
Anche il consigliere regionale della Lega, Aurelio Tommasetti, ha commentato l’accaduto, denunciando la pericolosità di sopprimere le postazioni di primo soccorso nelle zone più remote.
Una riflessione attenta e puntuale arriva dalla dottoressa Ines Carrato, medico d’urgenza nella città universitaria di Trigoria, assistente universitario e dirigente di Noi Moderati Salerno, cilentana d’origine: “L’accesso tempestivo alle cure mediche in aree rurali come il Cilento rappresenta una questione cruciale, amplificata dalla carenza di medici e dalla difficoltà logistica nell’accesso alle strutture sanitarie. Sebbene l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) suggerisca la presenza di un medico ogni 1.000-1.500 abitanti, in contesti come il Cilento, caratterizzati da difficoltà territoriali, è fondamentale aumentare la densità di medici. La quantità di personale sanitario, tuttavia, non è sufficiente: è essenziale che i medici siano adeguatamente formati per poter diagnosticare e trattare tempestivamente ogni emergenza. La mancanza di medici qualificati e la limitata accessibilità ai servizi compromettono la sicurezza del sistema sanitario e minano l’etica professionale – ha detto la dottoressa Carrato – In situazioni emergenziali, come quella appena descritta, è difficile determinare se le difficoltà nell’accesso alla guardia medica o all’ospedale siano dovute a una carenza cronica di risorse o a una sottovalutazione strutturale del problema. Tuttavia, quando questi fattori si combinano, è chiaro che il sistema sanitario necessita di un urgente intervento riformatore. Non è più accettabile che la qualità delle cure dipenda dalle circostanze locali, ma deve essere garantita in modo equo e tempestivo per tutti i cittadini, senza alcuna eccezione. Non possiamo più ignorare questa realtà: non c’è bisogno di un altro evento catastrofico come il Covid-19 per comprendere la gravità del problema. Dobbiamo svegliarci ora, prima che sia troppo tardi».
Intanto, il vice presidente del gruppo Noi Moderati alla Camera dei Deputati, l’onorevole Pino Bicchielli, ha annunciato un’interrogazione parlamentare.