Due addetti stampa per il comune di Agropoli. Pesce: «I cittadini devono pagare la propaganda?»

Amministrazione comunale conferma la scelta di avere due addetti stampa. Pronto bando per incarico da 15mila euro

Di Redazione Infocilento

Crescono i malumori nei confronti dell’amministrazione comunale di Agropoli. Per frenare l’aumento dell’impopolarità, l’esecutivo ha deciso di investire ancora sulla comunicazione, con l’intento di provare migliorare il dialogo con i cittadini, promuovere le attività poste in essere e rafforzare la partecipazione alla vita pubblica.

Il provvedimento dell’amministrazione comunale

Recentemente, quindi, la Giunta Comunale ha deliberato un bando per l’assunzione di un secondo addetto stampa, una scelta che ha suscitato critiche da parte della minoranza. Il Sindaco, Roberto Antonio Mutalipassi, ha giustificato la necessità di potenziare l’ufficio stampa, sottolineando che attualmente è rappresentato da un solo dipendente con un contratto precario e part-time. Il nuovo responsabile della comunicazione incasserà 15mila euro.

In realtà già nell’ultimo periodo Agropoli ha potuto beneficiare di due addetti stampa, ma il contratto con uno di loro è in scadenza, di qui la scelta di predisporre un nuovo bando.

La minoranza ha accusato l’amministrazione di utilizzare fondi pubblici per fini propagandistici, piuttosto che investirli in servizi essenziali per la cittadinanza.

«Un addetto stampa non basta, ne dobbiamo continuare a pagare due! Non c’è un altro dipendente capace di scrivere un comunicato? I cittadini devono pagare la propaganda?». Così il consigliere di minoranza Raffaele Pesce. Di fatto l’amministrazione comunale in carica è quella che storicamente ha investito di più in comunicazione.

Le mosse del sindaco Mutalipassi per rinnovare la governance, però, non sono destinate a finire qui: sempre più insistente la voce di un rimpasto. Roberto Apicella e Maria Giovanna D’Arienzo potrebbero essere gli assessori destinati a terminare anzitempo l’incarico; la seconda, però, per motivi unicamente lavorativi.

Condividi questo articolo