Entrano nel vivo le indagini della procura di Nocera Inferiore in merito all’incidente avvenuto sabato scorso nel campus di Fisciano, dove un pino di 15 metri è crollato ferendo cinque persone. Gli inquirenti hanno sequestrato l’area del crollo, situata nei pressi del dipartimento di ingegneria, e la polizia di Stato di Salerno sta conducendo le indagini sulle cause del cedimento, sulla gestione dei servizi di manutenzione e cura del verde all’interno delle varie strutture di Unisa e, in particolare, sugli accertamenti effettuati sul pino nel corso degli ultimi tempi. Il crollo ha provocato il ferimento di cinque persone, di cui tre studenti trasportati in ospedale.
I feriti
Uno degli ragazzi feriti, Carmine Fiorillo, di 25 anni, è ancora in gravi condizioni dopo un intervento neurochirurgico. Sono invece almeno 40 i giorni di prognosi per un altro giovane, un 20enne di Altavilla Silentina e diverse le fratture riportate anche per un altro studente di 25 anni che pur se in condizioni delicate, è fuori pericolo di vita. L’inchiesta si concentrerà sulla manutenzione degli alberi nel campus, con particolare attenzione alla competenza della ditta incaricata, così come sottolineato in una nota dell’Ateneo, che avrebbe dovuto monitorare la sicurezza delle oltre 3.000 piante presenti.
Il pubblico ministero valuterà anche la prevedibilità tà dell’incidente e la responsabilità degli enti coinvolti, considerando l’opportunità di affidare una consulenza agronomica per esaminare le condizioni dell’albero prima del crollo. Da chiarire anche se, seppur in mancanza di un’allerta meteo diramata dagli organi competenti, ci fosse comunque stato un alert in merito alle forti raffiche di vento.
La protesta degli studenti
Nel frattempo, gli studenti nella mattinata di ieri hanno protestato contro la gestione delle strutture universitarie, esponendo uno striscione che recita “Stop ai tagli, basta insicurezza”. Spazi sicuri e una gestione più attenta, queste le richieste degli studenti che hanno inoltre annunciato l’organizzazione di un corteo davanti al rettorato, criticando duramente il comunicato ufficiale dell’università, giudicato una “deresponsabilizzazione” inaccettabile. «Servono azioni concrete e immediate, non vogliamo altre tragedie sfiorate o consumate” hanno dichiarato i rappresentanti del gruppo.
Gara di solidarietà per Carmine Fiorillo
Intanto continua la gara di solidarietà per le donazioni di sangue per Carmine Fiorillo. In tantissimi, da ieri mattina, si sono recati presso l’ospedale Ruggì di Salerno e le altre strutture indicate per provare ad aiutare il 25enne ebolitano che versa ancora in gravissime condizioni al reparto Rianimazione del nosocomio cittadino. Il ragazzo ha riportato un importante trauma cranico, una lesione alla colonna vertebrale ed un pneumotorace. La prognosi è riservata e quel che è chiaro è che Carmine sta lottando per la vita ed ha assolutamente bisogno di trasfusioni.