«Entrare in un ufficio postale, che è un ufficio pubblico a tutti gli effetti, e trovarsi di fronte una persona (con tanto di badge Poste Italiane) che ti vieta di entrare ed utilizzare il “gestore code” per la stampa del numero, significa violare ogni diritto del Cittadino/Utente». E quanto sottolineava il Commissario cittadino di Noi Moderati, Teresa Basile, lo scorso mese di ottobre, in merito ai tantissimi problemi che, quotidianamente, venivano arrecati all’utenza a seguito di una contestabile gestione degli uffici delle Poste Italiane siti in località Licinella di Capaccio Paestum.
La posizione di Noi Moderati
Il partito evidenzia come a distanza di circa un anno, come allora, nulla è cambiato.
«Dopo le innumerevoli segnalazioni fatte da noi, e le tantissime fatte anche dal Movimento Disabilità, è cambiato il Direttore dell’Ufficio – sottolinea la Coordinatrice di Noi Moderati, Teresa Basile – ma il modus operandi dell’Ufficio Postale della Licinella va contro quelle che sono le esigenze dei meno abili e dell’utenza in generale. Sembra strano che il personale di Poste Italiane, e la Direzione dell’Ufficio pensino di risolvere il problema “gestendo” allo sportello solo chi esibisce il contrassegno disabili – prosegue Teresa Basile – dimenticando, o ignorando, quanto promosso con la “Carta della qualità dei servizio pubblico postale” da parte dell’Ente Poste per i disabili, gli anziani e persone, anche solo temporaneamente, portatore di stampelle. Avendo già evidenziato più volte il problema, anche a Poste Italiane, ed essendo rimaste le nostre denunce solo “voci nel deserto – conclude la Coordinatrice di Noi Moderati, Teresa Basile – a tutela del mondo della Disabilità, segnaleremo ancora il problema. Poste Italiane – a tutti i livelli – informando dell’accaduto anche l’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità istituito con la legge n. 18 del 2009».
La posizione del Movimento Disabilità
Sulla questione poste era intervenuto anche il Movimento Disabilità che chiedeva una azione per la promozione dei diritti e dell’integrazione delle persone meno abili e della loro piena “accessibilità” nella totalità degli uffici dell’hinterland capaccese pestano.