Diplomi “facili” in Cilento: assolta una donna di 44 anni per mancanza di prove

Arriva la decisione del Tribunale nell'ambito dell'indagine su presunti diplomi falsi rilasciati nel Cilento

Di Ernesto Rocco

Una recente sentenza del Tribunale di Forlì ha assolto una donna di 44 anni, inizialmente accusata di aver presentato un diploma falso per iscriversi alle graduatorie del personale ATA. Il diploma in questione riguardava il settore dei servizi ristorativi, in particolare il settore cucina. Tuttavia, il Tribunale ha dichiarato l’assoluzione in mancanza di prove concrete a sostegno delle accuse.

Origini dell’inchiesta: diplomi falsi da un istituto di Castellabate

La donna aveva ottenuto il diploma presso un istituto situato nel territorio di Castellabate. Questo istituto era finito al centro di un’inchiesta giudiziaria poiché era stato ipotizzato che rilasciava attestati e diplomi falsi. Nonostante l’istituto fosse coinvolto in questa controversia, nel corso del processo non sono emerse prove concrete che potessero collegare l’imputata a tali attività illecite.

Il punto cruciale: assenza di prove e documentazione

Uno degli elementi chiave sottolineati dal Giudice nella sentenza è l’assenza di prove concrete a sostegno delle accuse mosse contro la donna. La documentazione riguardante l’imputata era stata acquisita dalla procura di Vallo della Lucania, insieme ad altre prove. Tuttavia, non sono state trovate prove schiaccianti che dimostrassero la colpevolezza dell’imputata.

Contrasto tra documenti: il ruolo dell’Ufficio scolastico regionale per la Campania

Un punto di contrasto si è rivelato nell’approccio dell’Ufficio scolastico regionale per la Campania. Quest’ultimo non ha trovato alcuna traccia del diploma presentato dalla donna. Nonostante ciò, la donna aveva prodotto una copia del diploma, che è stata acquisita agli atti del caso. Questo contrasto ha aggiunto un elemento di incertezza alla situazione.

La decisione del giudice: Falsità non provata, possibilità di sequestro o mancata registrazione

Secondo il giudice, la mancanza di una decisione ufficiale che dichiari il diploma falso non può automaticamente escludere la possibilità che il diploma non fosse presente negli archivi dell’Ufficio scolastico. Il giudice ha suggerito che il diploma potrebbe essere stato sequestrato nel contesto di un procedimento penale, motivo per cui non compare nelle registrazioni ufficiali.

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