“Provincia di Salerno e Comune di Capaccio Paestum hanno perso quasi cinque mesi”. La constatazione è di Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega, secondo cui le dimissioni di Franco Alfieri sono tardive.
Le dichiarazioni
“La sensazione da un lato è di sollievo poiché le due istituzioni sono finalmente libere di un peso che le opprimeva. Dall’altro resta l’amarezza per un atto che sarebbe dovuto arrivare molto prima. Mi sono battuto dal primo momento affinché si uscisse da una paralisi inaccettabile. Un passo indietro era necessario da ottobre e parlare ora di senso di responsabilità mi sembra quantomeno inopportuno. Come se non bastasse il ritardo delle dimissioni rischia di gettare ulteriormente nel caos il Comune, che andrà al voto in primavera solo se commissariato entro febbraio, e la stessa Provincia”.
Tommasetti parla di umiliazione per gli Enti coinvolti: “A Palazzo Sant’Agostino l’inchiesta giudiziaria ha fagocitato tutto e ormai risulta evidente la mancanza di programmazione in qualsiasi ambito. A Capaccio la situazione è drammatica con l’approvazione di un piano di rientro quindicennale senza una guida, tra aumenti delle imposte e tagli al monte ore della Paistom”.
Il consigliere regionale analizza il dato politico: “In attesa che il procedimento giudiziario faccia il suo corso questa vicenda segna il fallimento del sistema che da anni gestisce Salerno e la Campania. Il caso tangenti a Caserta, l’inchiesta su corruzione e presunta collusione politica-clan a Giugliano e l’ultimo blitz sullo sfruttamento dell’immigrazione clandestina nel Salernitano sono altri esempi. Rimane poco da salvare, solo da lavorare per fare piazza pulita e aprire una nuova stagione”.