Dimensionamento scolastico, rabbia dei sindacati: non accolte le richieste. Rischio tagli di organico

Di Ernesto Rocco

È stato pubblicato sul BURC della Regione Campania l’atto relativo al Dimensionamento della rete scolastica e programmazione dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2024/2025. Sul caso non sono mancate polemiche e critiche

La posizione dei sindacati

Le Organizzazioni Sindacali, FLC CGIL, CISL SCUOLA, FED. GILDA, UNAMS, lamentano che «per tale piano non risultano essere state accolte le richieste avanzate, nonostante la rilevante rappresentanza del personale della comunità educante. Il piano è la risultante dell’intero programma di tagli previsti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dal Governo che oltre a prevedere la soppressione di autonimie scolastiche e quindi dei posti di Dirigente Scolastico e di DSGA, comporterà un ulteriore taglio al tutto l’organico del personale scolastico, in conseguenza di accorpamenti di plessi anche distanti, con ovvi tagli di personale ATA e personale docente».

I sindacati contestano che le loro proposte non hanno trovato né accoglimento, né apprezzamento, «anzi rispetto alle proposte iniziali della stessa Regione, sono state recepite le proposte di talune amministrazioni comunali in senso peggiorativo». 

«Tenuto conto che il taglio previsto per questa provincia, secondo i dettami impartiti dalle norme ministeriali, previsto per complessive 41 soppressioni di autonomie scolastiche, è stato mitigato dalla Delibera della Regione Campania, salvaguardando una decina di autonomie, comunque non è assolutamente soddisfacente per le aspettative di queste organizzazioni sindacali», si legge nella nota.

Le criticità

Essa, infatti, non contemplerebbe la salvaguardia delle aree interne o costiere distanti tra loro, si pensi all’Istituto Comprensivo Speranza di Centola che già era stato accorpato ai numerosi plessi del comune di Pisciotta e con il nuovo riassetto annesso all’Istituto Comprensivo di Rofrano che comprende i plessi dei comuni di Alfano, Laurito e Montano Antilia, comuni distanti tra loro e non raggiungibili da mezzi pubblici.

Medesima situazione riguarda l’Istituto Comprensivo di Ravello che ha il plesso di Scala accorpato a quello di Tramonti altresì distanti tra loro, non si è tenuto conto, inoltre, della rilevanza storica di alcune autonomie cittadine che sono state smembrate o addirittura totalmente soppresse, si pensi all’Istituto Comprensivo Barra o all’Istituto Comprensivo Ogliara di Salerno, il primo insistente al centro storico della città di Salerno, il secondo nelle aree collinari del territorio comunale, aree disagiate con sporadici servizi di collegamento.

«Non ultima è la considerazione che nonostante il Decreto Milleproroghe abbia previsto la possibilità di contenere i tagli per l’anno scolastico 2024/2025 nella misura del 2,5% (21 autonomie per la regione Campania), recuperandoli nel corso del Triennio a venire, detta possibilità non risulta essere stata presa in considerazione nel piano definitivo di Dimensionamento», concludono i sindacati.

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