Il Tribunale Amministrativo Regionale ha respinto un ricorso del comune di Caggiano relativamente alla riorganizzazione della rete scolastica, dichiarandolo improcedibile. La decisione riguarda l’annullamento di una delibera della Giunta Regionale della Campania che prevedeva l’accorpamento dell’Istituto Comprensivo di Caggiano all’Istituto Omnicomprensivo del Comune di Polla per l’anno scolastico 2024-2025.
Contesto della Sentenza
La sentenza n. 4382/2024, emessa il 3 luglio 2024, aveva già accolto il ricorso del Comune di Caggiano, evidenziando un “eccesso di potere per inadeguata istruttoria e insufficiente motivazione”. Il TAR ha ritenuto che la Regione non avesse considerato la particolare condizione del Comune, definito “comune montano”, e non avesse applicato le deroghe previste dalla normativa per tali territori. Questo aspetto ha portato a un obbligo per la Regione di riesaminare la situazione con maggiore attenzione e motivazione.
Dettagli della Nuova Pronuncia
Nella nuova pronuncia, il TAR ha esaminato un ricorso presentato dal Comune di Caggiano per ottenere l’ottemperanza della sentenza precedente. Tuttavia, il tribunale amministrativo ha rigettato la richiesta, sottolineando che la sentenza in questione non era ancora passata in giudicato, essendo pendente un appello presso il Consiglio di Stato. Inoltre, il TAR ha chiarito che l’attribuzione del codice meccanografico all’istituto scolastico non può essere considerata un atto autonomo, ma è subordinata al riconoscimento dell’autonomia dell’istituto stesso.
Implicazioni
Nel provvedimento si mettono in luce le complessità legate alla gestione delle istituzioni scolastiche in contesti montani e le difficoltà nell’attuazione delle normative regionali. L’amministrazione regionale si trova ora nella posizione di dover rivedere le proprie decisioni in merito al dimensionamento scolastico, tenendo conto delle specificità territoriali.
Inoltre, la questione dell’autonomia scolastica rimane centrale: senza un riconoscimento formale dell’autonomia, gli istituti non possono operare efficacemente nel sistema educativo nazionale. La sentenza evidenzia quindi l’importanza di una pianificazione scolastica che tenga conto delle peculiarità locali e delle normative vigenti.
Sulla vicenda è pendente un ricorso simile anche del Comune di Santa Marina che con ogni probabilità avrà lo stesso esito di quello di Caggiano.