Il Consiglio di Stato ha confermato quanto stabilito con il decreto monocratico del 6 novembre. Questo decreto aveva già sospeso l’efficacia dell’ordinanza emessa dal Tar Campania il 30 ottobre scorso in relazione al decreto interministeriale di attuazione della riforma del dimensionamento scolastico prevista dal Pnrr, il quale era stato impugnato dalla Regione Campania.
La decisione del Consiglio di Stato
Nella stessa udienza è stato disposto il rinvio per la decisione dell’appello cautelare all’udienza del 16 gennaio 2024. Con questa ulteriore decisione si conferma l’assenza di ragioni ostative alla prosecuzione del processo di attuazione del dimensionamento, anche da parte della Regione Campania, sulla base delle norme vigenti, che peraltro hanno proprio di recente superato il vaglio di costituzionalità nei giudizi promossi da parte delle regioni Toscana, Emilia-Romagna e Puglia.
La posizione del Governo
La decisione dei giudici, secondo il Ministro Giuseppe Valditara, sottolinea l’infondatezza degli allarmismi generati attorno a questa riforma, che è una componente chiave del Pnrr. Il Ministro ha espresso preoccupazione per chi si oppone alla riforma, considerandola una deriva diseducativa.
Il nuovo dimensionamento non comporterà la chiusura di plessi scolastici e prevede risparmi da reinvestire nel settore educativo. Inoltre, rispetto alle preoccupazioni per i territori montani e i piccoli comuni, Valditara ha rassicurato che non ci sarà più il requisito minimo di 400 alunni per mantenere l’autonomia scolastica.