«Dieta Mediterranea celebrata senza ricordare Angelo Vassallo»

«Il riconoscimento UNESCO porta la firma di Angelo Vassallo, ma la politica locale intende cancellare la storia»

Di Ernesto Rocco

La Dieta Mediterranea è stata ufficialmente riconosciuta come Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’Unesco tredici anni fa, grazie all’impegno dell’indimenticato Sindaco Pescatore di Pollica, Angelo Vassallo. Pochi giorni prima della sua tragica morte, avvenuta il 5 settembre 2010, giunse la lieta notizia dell’attribuzione di questo prestigioso riconoscimento.

Un percorso radicato nella sua terra d’origine

La storia della Dieta Mediterranea ha radici profonde nella regione dove è nata, grazie agli studi di Ancel Keys, che ne divenne il teorico.

«Abbiamo saputo che lo scorso fine settimana si è tenuta l’edizione 2023 del DMED – Salone della Dieta Mediterranea presso il NEXT – Nuova Esposizione Ex Tabacchificio, al borgo Cafasso di Capaccio – Paestum. Durante l’intera manifestazione se non fosse stato per un nostro iscritto alla Fondazione, il nome del papà della Dieta Mediterranea Angelo Vassallo, ambientalista convinto, da cui è nata l’intuizione di proporre lo stile di vita teorizzato da Ancel Keys all’attenzione Unesco, intuendo il grande potenziale per lo sviluppo dell’intero territorio non sarebbe stato nemmeno citato. Oggi invece. La sua visione originaria è stata distorta, con eventi personalistici che non provocano una filiera diffusa di benessere per l’intera comunità», afferma Dario Vassallo, Presidente della Fondazione Vassallo.

Una visione originale distorta nel tempo

«Apprendiamo inoltre che si è chiusa con una sfida per il futuro: la redazione di un Manifesto della Dieta Mediterranea. Mi piacerebbe tanto, se il cosiddetto Manifesto fosse firmato dal pastore, dal pescatore, dal casaro, dal contadino, da chi veramente è la Dieta Mediterranea, da chi è il vero Patrimonio dell’Umanità, e non da uno chef stellato che ti fa pagare un piatto di pasta 20/30 euro, se non di più, per poi giustificare il prezzo sottolineando che le materie prime costano! Il contadino, all’origine della filiera, che coltiva quelle materie prime, prende 50 centesimi per 1 kg di pomodori. È sempre la stessa storia», dice Vassallo.

Angelo Vassallo: una figura indimenticabile

Dario Vassallo ricorda che suo fratello Angelo Vassallo, Sindaco Pescatore, ha dedicato la sua vita alla difesa della sua terra dalle infiltrazioni mafiose e all’interesse collettivo. Nonostante la sua tragica morte, la storia di Angelo non può essere cancellata, e molte persone cercano di preservarne il ricordo. «Una negligenza ancor più ingiustificata, viste le tante figure Istituzionali presenti alla manifestazione e i soldi pubblici messi in campo dalla Regione Campania, dalla Regione Basilicata, dalla Regione Calabria e dalla Provincia di Salerno. Molti provano a cancellare la figura di Angelo, ma la storia non si cancella. Angelo ha perso la vita, è stato brutalmente assassinato, per difendere la sua terra dalle infiltrazioni malavitose nel nome dell’interesse collettivo», conclude.

Condividi questo articolo
Exit mobile version