Diabete a Eboli: mancano i presidi e i pazienti sono costretti a pagarli di tasca propria

Diabete a Eboli: mancano presidi e pazienti pagano di tasca propria. Servizio da migliorare secondo i sindacati Uil.

Di Ernesto Rocco

Ancora criticità nel servizio di diabetologia del P.O. di Eboli, denunciate dai sindacati della Uil. A più di un mese dall’ultima segnalazione, la situazione non è migliorata e i pazienti diabetici continuano a subire disagi e a dover pagare di tasca propria i presidi sanitari necessari per il monitoraggio della glicemia.

Il problema principale è la mancanza di personale medico. Nonostante il recente bando di concorso per l’assunzione di 9 diabetologi, i vincitori non saranno destinati all’ospedale di Eboli, ma alle strutture territoriali. Questo significa che le carenze strutturali del servizio ambulatoriale di diabetologia del P.O. rimarranno tali.

Inoltre, al personale del servizio è stato vietato di prescrivere presidi per diabetici esterni. I pazienti, quindi, sono costretti a rivolgersi ai servizi territoriali per le prescrizioni, con conseguenti allungamenti delle liste di attesa, oppure a comprare i presidi a proprie spese.

Questa situazione sarebbe in contrasto con la legge 115/87 che definisce il diabete una patologia “di alto interesse sociale” e stabilisce la distribuzione gratuita dei presidi diagnostici e terapeutici. Inoltre, il Decreto dell’assessore alla sanità della giunta regionale della Campania n. 832 del 27 novembre 2002 specifica che le U.O. di diabetologia, come quella del P.O.di Eboli, possono prescrivere i presidi per diabetici.

I sindacati della Uil chiedono un intervento da parte del Ministero della Salute e della Regione Campania per risolvere la critica situazione del servizio di diabetologia del P.O. di Eboli e garantire ai pazienti diabetici l’assistenza sanitaria adeguata e il diritto alle cure gratuite.

Oltre alla mancanza di presidi e di personale, i sindacati denunciano anche altre carenze strutturali del servizio. Queste carenze, unite alle lunghe liste di attesa, rendono ancora più difficile la vita dei pazienti diabetici del comprensorio di Eboli.

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