Daspo per alcuni ultras della Gelbison. Dei provvedimenti che però hanno destato polemiche tra i “Cani Sciolti 96″ che li reputano “ingiusti”. I Daspo sono arrivati in seguito alla partita Gelbison – Latte Dolce del 22 febbraio 2025. Stando alle accuse il gruppo organizzato rossoblu avrebbe esercitato pressione sul cancello d’ingresso dello stadio, provocandone la caduta e ferendo i carabinieri.
Accuse respinte al mittente
Nel comunicato, i “Cani Sciolti” respingono categoricamente le accuse, affermando che nessun cancello è caduto e che nessuno del gruppo ha esercitato pressione su di esso. Inoltre, contestano la “prognosi di 15 giorni” attribuita ai militari, coinvolto.
Gli ultras sostengono di essere arrivati allo stadio 30 minuti prima della partita, come da consuetudine, e di essersi visti negare l’accesso al settore, nonostante l’autorizzazione del presidente Puglisi, ma non avrebbero in alcun modo creato caos.
Protesta e contestazioni
Il turno casalingo successivo, in occasione della partita Gelbison Cilento – Anzio, i “Cani Sciolti” si sono recati allo stadio 20 minuti dopo l’inizio della partita, in segno di protesta. In questa occasione, denunciano di aver subito il divieto di esporre il loro striscione, che sarebbe stato sequestrato e calpestato dalle forze dell’ordine.
“Ci vogliono far passare per criminali”
Gli ultras si dicono “stupiti” e “indignati” per quanto subito e chiedono giustizia in nome della “lealtà” e della “passione” per lo sport.
“Ci vogliono far passare per criminali, ma siamo soltanto dei tifosi che vogliono sostenere la propria squadra”, affermano nel comunicato.
Il gruppo ultras chiede che vengano chiariti i fatti.