Cybercriminali arrestati nel salernitano: sono accusati di cybercrime e riciclaggio

Sono accusati di aver sottratto circa 14 milioni di dollari da un exchange con sede nelle Cayman Islands attraverso un sofisticato sistema informatico

Di Redazione Infocilento

Un’operazione congiunta tra la Polizia Postale italiana e la Polizia giudiziaria francese ha portato all’arresto di due cybercriminali ritenuti coinvolti in un complesso schema di frode informatica a livello internazionale. Altre due persone restano indagate.

L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, ha permesso di sgominare un’organizzazione criminale specializzata nel furto di criptovalute. Gli indagati, tutti stranieri, sono accusati di aver sottratto circa 14 milioni di dollari da un exchange con sede nelle Cayman Islands attraverso un sofisticato attacco informatico.

Un’indagine complessa

Le indagini, condotte dalla Polizia Postale italiana con l’ausilio di servizi tecnici e attività di appostamento e pedinamento, hanno consentito di localizzare tutti gli indagati in una lussuosa villa nella provincia di Salerno.

La ricostruzione dei movimenti degli indagati ha dipinto un quadro di una vita agiata e sfarzosa. Gli arrestati avevano soggiornato in ville di lusso in diverse località italiane, tra cui Sardegna, Isola d’Elba e Costiera Amalfitana, frequentando ristoranti esclusivi e noleggiando yacht, jet privati e auto di lusso con conducente.

I due soggetti ritenuti responsabili dei reati sono stati arrestati e tradotti presso la casa circondariale di Salerno. Gli altri due membri del gruppo sono stati indagati in stato di libertà.

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