La carenza di personale medico nel servizio di emergenza urgenza 118 della provincia di Salerno si conferma un problema sempre più grave. Nonostante gli incentivi economici e le procedure di reclutamento semplificate, sono pochi i medici disposti a coprire i numerosi posti vacanti.
Pochi partecipanti al bando
L’ultimo bando, pubblicato lo scorso 13 settembre, ha visto la partecipazione di soli 8 candidati, di cui 6 ritenuti idonei.
L’azienda sanitaria, come recita il bando stesso, conta 65 postazioni scoperte (3 a Nocera Inf, 2 Angri-Scafati, 1 a Sarno, 2 a Fisciano, 4 a Cava, 2 Salerno1, 6 Salerno2, 2 Amalfi, 2 Pontecagnano-Giffoni, 3 Battipaglia-Eboli, 6 Serre, 3 Buccino-Oliveto Citra, 3 Agropoli, 10 Capaccio, 1 Piaggine-Bellosguardo, 4 Vallo della Lucania-Ascea, 4 Policastro, 4 Palinuro, 3 Teggiano-Padula). Di queste, quindi, nonostante l’operazione di reclutamento, ne resteranno carenti 59.
Le cause di questa grave carenza sono molteplici: turni considerati massacranti, carichi di lavoro eccessivi e carenza di personale. Nonostante gli incentivi economici offerti dall’Asl, inoltre, i compensi rimangono inferiori rispetto a quelli di altre regioni e di altri Paesi europei. La carenza di posti letto negli ospedali e la mancanza di personale infermieristico aggravano le condizioni di lavoro dei medici del 118.
I disagi, di conseguenza, sono anche per l’utenza con un aumento di tempi di attesa per le ambulanze, un rischio di sovraccarico dei pronto soccorso, una diminuzione della qualità delle prestazioni erogate.
L’Asl di Salerno sta cercando di adottare diverse misure per cercare di risolvere questa situazione, come l’attivazione di procedure concorsuali semplificate e l’offerta di incentivi economici, ma i risultati finora ottenuti sono stati scarsi.