Costretti a fare flessioni se in ritardo: archiviata l’indagine sul primario di Salerno

L'indagine sul primario era partita lo scorso aprile dopo che alcuni video erano finiti on line. Ecco la decisione della magistratura

Di Redazione Infocilento

La Procura di Salerno ha archiviato l’indagine relativa a Nicola Maffulli, primario dell’ospedale di Salerno accusato di aver costretto gli specializzandi a fare le flessioni qualora fossero arrivati in ritardo rispetto all’inizio dell’orario di lavoro. L’indagine era partita lo scorso mese di aprile e aveva innescato non poche polemiche anche a seguito della diffusione di alcuni video, subito divenuti virali.

La decisione dei magistrati

Terminata la fase investigativa, secondo i magistrati, non si sarebbero configurati reati. Le flessioni possono essere si inopportune ma non atti vessatori.

Dunque per il primario nessun processo e da parte dell’Università di Salerno è arrivato anche il reintegro nel ruolo di coordinatore della scuola di specializzazione in Ortopedia e Traumatologia dalla quale era stato speso.

Il medico aveva sempre sostenuto che le flessioni servivano per far comprendere come la puntualità fosse fondamentale per chi opera nel campo della sanità, soprattutto per rispetto dei pazienti.

Il dottore Nicola Maffulli

Intanto il dottore Nicola Maffulli si conferma un’eccellenza nell’ambito dell’ortopedia: ha raggiunto il secondo posto nel ranking mondiale degli ortopedici. Un risultato importante non solo sul piano personale ma per la sanità salernitana.

Il futuro? Gli specializzandi che arriveranno in ritardo continueranno a pagare… ma soltanto una colazione.

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