“La sospensione di Coscioni dall’Agenas è sacrosanta”. A dirlo è Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega, che commenta così il decreto della Presidenza del Consiglio a seguito del caso di malasanità che ha coinvolto il medico della Torre Cardiologica del Ruggi.
Le dichiarazioni
“Sia chiaro che per me vale sempre il principio della presunzione d’innocenza – precisa Tommasetti – D’altra parte avevo già detto però che, vista la gravità delle accuse, il buon senso avrebbe suggerito il passo indietro del professionista salernitano e, in mancanza, sarebbe stato necessario lo stop all’incarico presso l’Agenas. Una cosa è l’inchiesta su cui la giustizia farà il suo corso, discorso diverso è la posizione ricoperta da Coscioni, sia nel contesto dell’ospedale Ruggi che in quello dell’Università di Salerno dove aveva recentemente ricevuto l’incarico di professore a contratto, prendendo il posto lasciato libero dal professor Iesu. La sospensione dall’Agenas è quindi un atto dovuto, sugli ulteriori sviluppi restiamo in attesa dei giudici”.
Il consigliere regionale ribadisce il suo pensiero sul declino della Cardiochirurgia d’urgenza al Ruggi: “I vari aspetti della vicenda saranno chiariti solo in sede processuale. Indipendentemente dall’esito dell’inchiesta, il dato politico è la gestione scriteriata, o nella migliore delle ipotesi approssimativa, di quello che un tempo era il fiore all’occhiello dell’ospedale. Lo dimostra la fuga in massa dei professionisti che avevano contribuito a renderlo tale”.